È morta a 79 anni, nella sua casa a
Bagnoli, l'ex parlamentare Mara Malavenda, storica sindacalista
e cofondatrice dello Slai Cobas. Lo rende noto Vittorio
Granillo, dell'esecutivo nazionale del sindacato di base, che
con Malavenda ha contribuito alla costituzione dello Slai Cobas.
"Chi come Mara ha lottato per cambiare le regole non muore -
ha spiegato Granillo - lei ha rotto il monopolio dei sindacati
confederali, e ha lottato affinché nella Fiat a Pomigliano le
donne avessero gli stessi diritti degli uomini. Ha fatto tante
battaglie, e negli ultimi anni grazie alla sua caparbietà
abbiamo anche ottenuto sentenze che hanno portato il diritto
europeo in fabbrica. Una sindacalista che ha speso la sua vita
per le lotte operaie, e che quindi vivrà per sempre nello
spirito di chi resta". Eletta nel 1996 come indipendente nelle
liste di Rifondazione comunista, Malavenda, allora impiegata
nello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco, fu poi espulsa dal
gruppo politico per la sua contrarietà al neonato Governo Prodi,
a cui decise di negare la fiducia, entrando nel gruppo misto
come leader e fondatrice dei Cobas per l'autorganizzazione. La
sindacalista fu anche protagonista di un'occupazione
dell'ufficio del Presidente del Consiglio e di altre proteste
plateali in Parlamento. Per anni ha detenuto il record di
emendamenti presentati alla Camera: nel 1998, infatti, i Cobas
ne produssero oltre 170mila. Nel 1999 ne presenterà altri
130mila alla Finanziaria, accompagnati da una protesta in
Parlamento. Malavenda, terminata la legislatura, tornó a
lavorare in fabbrica a Pomigliano fino alla pensione. Le esequie
si svolgeranno domani alle 10,30 nella chiesa Maria Santissima
Desolata in via Maiuri a Bagnoli.
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