Un cuore spezzato, simile a una
ferita che provoca dolore, riprodotto su mattonelle di ceramica
e su collane dai ragazzi dell'Istituto penitenziario minorile di
Nisida. Una ferita che può essere curata in vista di una
riabilitazione e di un reinserimento nella società: è 'Broken
Hearth', il progetto ideato da John Richmond insieme al team dei
professionisti di Nisida, che offre un'opportunità di riscatto a
giovani reclusi.
L' iniziativa, presentata questa mattina a Nisida, vede la
collaborazione tra John Richmond e le due realtà che operano
all'interno dell'Istituto: la Fondazione onlus 'Il meglio di te'
che con il progetto Nisidarte gestisce e finanzia il laboratorio
di metalli con corsi formativi e la cooperativa sociale 'Nesis'
che gestisce e finanzia le attività del laboratorio di ceramica
facendo realizzare dai ragazzi i manufatti firmati 'Nciarmato a
Nisida. Due progetti che puntano a migliorare le condizioni
economiche e sociali di giovani in difficoltà.
"La punizione fine a se stessa non serve a nulla. Noi dobbiamo
cercare di costruire opportunità perché i ragazzi che lavorano
possano avere l'occasione per potersi reinserire positivamente
nella comunità" ha detto il direttore dell'Istituto
Penitenziario Minorile di Nisida, Gianluca Guida "Dobbiamo far
capire alla collettività che i ragazzi che in questo momento in
tanti temiamo, in realtà non sono in assoluto dei mostri. Sono
ragazzi che, se messi nelle giuste condizioni, possono tornare
utili alla società ma soprattutto elementi di crescita per la
nostra comunità. E su questo noi vogliamo puntare".
Mena Marano, ceo del gruppo Arav (di cui John Richmond è brand):
"Presentiamo una collana e una mattonella di ceramica con il
cuore spezzato di John, disegnato proprio per questa iniziativa:
l'idea è cercare di unire la moda e l'impresa, dare a questi
ragazzi una opportunità diversa e cercare di fare qualcosa di
concreto. Non è una idea che nasce in breve tempo: la nostra
realtà ha sempre cercato di dare sostegno a iniziative sociali.
Ma credo fortemente in questa iniziativa perché si tratta di
ragazzi giovani che hanno una vita lunga davanti e vorremmo
contribuire, nella nostra realtà, a dare un messaggio forte".
Per Fulvia Russo, presidente della fondazione 'Il meglio di te'
e della cooperativa sociale Nesis : "I ragazzi rispondono bene e
sono molto contenti di questo lavoro. Hanno principalmente
bisogno di essere sentiti e ascoltati e assistiti. Cercano la
collaborazione degli adulti e cercano di essere sentiti".
Il cuore spezzato - è stato sottolineato più volte - è
l'intenzione di rimettere insieme i cocci e provare a ripartire
verso un futuro senza ombre. (ANSA)
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