Manifestazioni pacifiche anti G7, a Napoli, nel giorno in cui arrivano in città le prime delegazioni del vertice internazionale dei ministri della Cultura, i cui lavori cominciano ufficialmente domani.
Nel cuore del centro storico, in Via dei tribunali, c'è stato un flash mob organizzato dell'Unione degli Studenti, Link coordinamento universitario e Rest Campania network. Sit in anche a Piazza Dante, poco distante dal Museo archeologico nazionale che, nel pomeriggio, verrà visitato dalle delegazioni.
I giovani, ai piedi della statua di Dante, hanno contestato il summit e manifestato il loro dissenso per le politiche della cultura "sempre più privatizzate e inaccessibili".
"Stiamo protestando contro il G7 che oggi, ma anche nei prossimi giorni di ottobre, attraverserà la Campania per dare sfoggio del suo potere davanti alla gente e cristallizzare la sua egemonia: ma queste passerelle e questi sfarzi a noi napoletani servono poco", dice Anita Maglio dell'UDS Campania nel corso della protesta. "Noi ci chiediamo - afferma Maglio - di cosa discuteranno in questo G7, dato che le persone che vivono in questi territori non vengono mai coinvolte e anzi vengono represse. Siamo qui innanzitutto per dire ancora una volta no alla linea del governo Meloni, dal Ddl sicurezza fino al Ddl che vuole reprimere il dissenso. Ma soprattutto siamo qui, alla vigilia del G7 Cultura, per dire che il patrimonio culturale italiano, uno dei più importanti al mondo, è di fatto inaccessibile economicamente alle famiglie, a chi ha un basso reddito. La conseguenza è che strumenti importanti anche per combattere la povertà educativa, di fatto sono preclusi in Italia". Su uno striscione in Piazza Dante la scritta, "Non sulla nostra terra, non sulle nostre scuole", a rimarcare il dissenso anche dalle politiche per fronteggiare l'emergenza abitativa, "in particolare a Napoli, ma anche altrove, perchè studenti e residenti non trovano alloggi a causa del turismo sfrenato e senza controlli".
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