"Le carceri campane sono al
collasso e si inviano agenti penitenziari a supporto del G7
della cultura quando negli istituti di pena, trasformati in veri
e propri inferni danteschi, si verificano suicidi, evasioni ed
aggressioni". Lo sottolineano, in una nota il sindacato
dell'Uspp, con il presidente Giuseppe Moretti e con il
segretario regionale Ciro Auricchio.
"La polizia penitenziaria è allo stremo - ricordano ancora una
volta i due sindacalisti - con organici inadeguati, in cui
mancano 800 agenti, con turni massacranti, spesso di 12 ore. A
Poggioreale il limite del sovraffollamento dei detenuti è oramai
insopportabile e i nuclei traduzioni, come quello di
Secondigliano, quasi sempre lavorano sotto scorta, mettendo a
rischio la sicurezza".
"In molti istituti - concludono Moretti e Auricchio - nei turni
serali a causa della carenza di personale, non si riesce neanche
a garantire il pasto agli agenti. E, a fronte di queste
innegabili criticità, si invia personale di polizia
penitenziaria per garantire il G7 per la cultura: come sindacato
non abbiamo più parole per descrivere il caos organizzativo per
chi gestisce le carceri campane".
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