"L'Italia, che ha il maggior numero di siti culturali riconosciuti dall'Unesco come patrimonio mondiale dell'umanità, è pronta a offrire le sue competenze ai ministeri della Cultura africani per incrementare la presenza di loro siti ed elementi nelle liste del patrimonio materiale e immateriale dell'Unesco".
Lo ha detto il ministro della Cultura,
Alessandro Giuli, nel suo intervento al G7 in corso a Napoli.
Giuli ha ricordato che la Tunisia e l'Eritrea, ad esempio,
"hanno siti archeologici di valore straordinario che possono
rappresentare per quei Paesi quello che Pompei è diventato per
l'Italia".
"Il vice-ministro agli Affari Esteri, onorevole
Edmondo Cirielli, che interverrà dopo di me, è l'autorità
politica responsabile dei programmi di cooperazione
internazionale dell'Italia ed è un grande esperto di Africa. Ci
illustrerà le strategie italiane dell'aiuto allo sviluppo in
particolare nei settori culturali - ha sottolineato - So che
l'Unione Europea e gli altri partner G7 hanno una sensibilità e
un'attenzione simile alla nostra su questo tema. E sappiamo
anche dell'impegno per l'Africa degli altri Stati rappresentati
oggi al tavolo, Brasile, India e Grecia".
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