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De Luca, la Campania subisce vere e proprie rapine

De Luca, la Campania subisce vere e proprie rapine

Governatore, necessario combattere su scuola pubblica e sanità

SALERNO, 27 settembre 2024, 15:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Rispetto a una media nazionale di 16.000 euro pro capite, abbiamo una spesa pubblica pro capite nel sud di 13.000 euro. Se facciamo un confronto fra il Nord e la Campania abbiamo al Nord una spesa pubblica allargata, di 17.000 euro pro capite. In Campania per 12.000 euro pro capite.
    Se volessimo portare la Campania allo stesso livello del centro Nord, la Campania dovrebbe ricevere 30 miliardi di euro in più ogni anno. Noi stiamo subendo vere e proprie rapine". Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, alla due giorni "Sud Nord Invest" organizzata dalla Ficei e dall'Asi di Salerno, presiedute da Antonio Visconti.
    La battaglia, secondo il presidente della Regione Campania sarà sulla scuola pubblica e sulla sanità. "La legge ha un elemento di truffa, quando all'inizio si dice che l'autonomia differenziata è un tema che si affronta senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato. Vuol dire che ci stiamo prendendo in giro. Come verranno definiti i livelli essenziali di prestazione uguali per tutti i cittadini italiani? Tutti gli istituti di ricerca ci dicono che ci vogliono decine di miliardi. Se dici senza oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato, vuol dire che mantieni, se va bene, la spesa storica così com'è. Se va male, incidi sul residuo fiscale".
    Infine il governatore lancia alcune proposte al Parlamento: "Decida che debbano essere date risorse per la sanità pubblica, per la scuola, uguali per ogni cittadino italiano, dal Piemonte alla Sicilia. Secondo, dobbiamo dare lo stesso numero di medici e infermieri ogni mille abitanti per tutte le aree del paese, dal Piemonte alla Sicilia. Siete d'accordo? Terzo, deve essere vietato alle Regioni di fare accordi integrativi regionali che si aggiungono a quelli nazionali. Se tu consenti ad una regione ricca di aggiungere al contratto nazionale il contratto integrativo regionale, è chiaro che tu hai distrutto la sanità pubblica. Stiamo attenti perché l'Italia è comunque una democrazia ancora fragile e non siamo liberi dai pericoli che sono di fronte a noi" conclude De Luca.
   

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