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Mostre:'Stazioni di meraviglia', Stefano Di Stasio a Casa Turese

Mostre:'Stazioni di meraviglia', Stefano Di Stasio a Casa Turese

Arte contemporanea, a Vitulano dal 5 ottobre al 22 dicembre

NAPOLI, 27 settembre 2024, 18:22

Redazione ANSA

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Sarà inaugurata sabato 5 ottobre (ore 17) a Casa Turese Arte Contemporanea a Vitulano (Benevento) 'Stazioni di meraviglia', mostra personale di Stefano Di Stasio, a cura di Lorenzo Canova; l'evento espositivo nel comune sannita, che segue le personali dell'artista al MART di Rovereto e nei mesi scorsi nelle Sale delle Arti della Venaria Reale (Torino), presenta dieci dipinti inediti accompagnati da una serie di disegni su carta. L'artista di origini campane (è nato a Napoli nel 1948) torna ad esporre a Vitulano (fino al 22 dicembre) dopo la mostra Carta Canta del 2015, anche grazie ad un legame con Tonino e Tommaso De Maria (rispettivamente fondatore e direttore artistico della Galleria) cominciato dalla fine degli anni Novanta in occasione della sua prima mostra (1997) nel Centro Art's Events di Torrecuso, poi proseguito con la sua seconda mostra del 2011, Notizie dall'altrove.
    "Stefano Di Stasio, dalla fine degli anni Settanta ha scelto la via della pittura d'immagine senza rinnegare le sue precedenti esperienze concettuali e, soprattutto negli ultimi anni, le sue ricerche giovanili nel campo dell'astrazione - scrive Lorenzo Canova nel testo in catalogo 'La Terra delle Apparizioni' - Queste componenti si saldano ad una raffinatissima abilità nella composizione disegnativa e nella realizzazione pittorica che permettono all'artista di costruire i meccanismi complessi delle sue rappresentazioni, vere e proprie 'messe in scena' che mostrano con chiarezza gli elementi teatrali ed esaltano le molte suggestioni del suo lavoro. Di Stasio è uno dei pittori di maggiore forza evocativa degli ultimi decenni, autore di immagini di grande mistero che si fondano spesso su elementi quasi banali della nostra realtà quotidiana, sviluppando in questo senso un'ampia linea dell'arte del Novecento che, con difformità e consonanze, potrebbe partire dal Simbolismo e dalla Metafisica per toccare il Surrealismo, il Realismo magico e molti altri autori difficilmente collocabili in una precisa tendenza". Nelle opere di questa mostra l'artista, spiega Canova, "si è confrontato con l'inafferrabile mistero di Vitulano e della sua conca, che qui è alluso dalla figura della Dormiente, la figura femminile coricata che sembra rinchiusa nel massiccio del Taburno e che nei quadri dell'artista (come Musica dormiente) ricorda il Polifemo di Nicolas Poussin e il Prometeo di Arnold Böcklin, con i loro corpi trasformati nelle cime di monti mediterranei. Non a caso, dunque, la Dormiente è indicata dal gesto profetico di San Menna nel Passo del santo del 2023, dove il bastone a forma di Tau dell'eremita, patrono di Vitulano, accompagna la strada notturna di un pellegrino contemporaneo, tagliando la notte e aprendo verso le luci del tramonto su cui si staglia il profilo femminile della montagna, luogo della solitudine, del deserto interiore e delle profezie". Ma il Sannio è anche terra di altri santi come San Pio da Pietrelcina o di sante come Flavia Abbamondi, una donna di grande carisma, non canonizzata ma riconosciuta e venerata come il cardine della spiritualità di Vitulano durante il Novecento. "Nel quadro Dalla vita di Flavia, Abbamondi si trasforma in una figura di santa mistica e metafisica e il suo rosario sembra dialogare con la fioritura di rose del bastone di San Menna" afferma Canova.
    "Questa mostra - sostiene Tommaso De Maria - contribuisce a valorizzare un percorso già avviato da tempo dalla Galleria sulla pittura contemporanea, impreziosito dal contributo di un grande artista italiano, che è riuscito nell'ambito di questo progetto, ad introdurre tematiche e personaggi legati al territorio Sannita all'interno del proprio percorso pittorico, riuscendo a far convivere vissuti lontani nel tempo all'interno della stessa favola. Casa Turese prosegue dunque, parallelamente ai progetti futuri, anche una mission riservata alle giovani generazioni del luogo in cui opera, configurandosi come uno spazio di cultura e promozione nel campo delle arti visive. In occasione del vernissage, presenteremo un progetto editoriale documentativo delle opere esposte con una selezione di foto ambientali dell'allestimento, accompagnate da un testo critico del curatore Lorenzo Canova, professore associato di Storia dell'Arte Contemporanea nell''Università degli Studi del Molise".
   

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