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Forum Polieco: Ardituro, "350 indagini in 5 anni sui rifiuti"

Forum Polieco: Ardituro, "350 indagini in 5 anni sui rifiuti"

Sostituto della Dna. "Più tecnologia e cooperazione con estero"

NAPOLI, 28 settembre 2024, 14:44

Redazione ANSA

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"Negli ultimi 5 anni ci sono state 350 indagini per reati ambientali divisi per le 26 procure distrettuali italiane, non sono tantissime lo sappiamo. E le Procure che lavorano di più sono Milano e Brescia, perché è ormai al Nord che finiscono i rifiuti provenienti dal Mezzogiorno, e non viceversa come avveniva anni fa; e ciò anche perché oggi è l'ndrangheta, molto presente in Lombardia, a controllare questi traffici".
    Così il sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia Antonello Ardituro al Forum dei rifiuti organizzato dal Consorzio Polieco e in corso di svolgimento a Napoli.
    Ardituro ha spiegato che "altre Procure impegnate in queste indagini sono Napoli, Bari, Reggio Calabria e Roma", e che "la Campania continua ad essere un territorio centrale nell'ambito delle indagini sul traffico organizzato dei rifiuti, ma con cambiamenti sostanziali rispetto al passato", visto che, ribadice Ardituro, "la Campania è una produttrice di rifiuti illeciti verso le rotte del Nord e verso le rotte dell'Est, quindi, come detto verso la Lombardia ma anche la Puglia; e il porto di Bari è ormai il luogo di arrivo e transito dei traffico illeciti. In ogni caso i rifiuti - aggiounge Ardituro - continuano a rappresentare un grande affare dal punto di vista economico che naturalmente non ha i confini soltanto nazionali, ma che guarda all'estero, perché le rotte finali sono poi i paesi asiatici e africani. Su questo c'è da migliorare anche l'attività investigativa, da un lato aumentando la dotazione tecnnologica di forze dell'ordine e altre autorità, come quelle doganali, e poi implementando la cooperazione fra gli uffici giudiziari italiani ma anche con le autorità straniere. Abbiamo l'esperienza delle indagini antidroga, con cui cooperiamo bene da anni con autorità sudamericane. Possiamo e dobbiamo farlo - conclude Ardituro rivolgendosi anche al Viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto - anche per il traffico di rifiuti".
   

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