Gestiva anche l'assegnazione delle
case popolari di Napoli est, sostituendosi allo Stato, il clan
De Micco-De Martino, a cui oggi la Polizia di Stato e la DDA di
Napoli hanno assestato un duro colpo notificando una sessantina
di arresti emessi dal gip su richiesta della Procura. Sono stati
registrati pagamenti di 5mila euro per concedere l'alloggio a
persone non gradite al clan e la metà per coloro che invece
erano vicini al clan. E' quanto è stato reso noto oggi nel corso
di una conferenza stampa a Napoli.
Le famiglie De Micco e De Martino gestivano anche piazze di
spaccio itineranti, con i pusher in sella a scooter. Una
trentina quelle individuate e sgominate. Il contributo dei
collaboratori è state determinante per fare luce su alcuni
tentati omicidi.
"Non c'è più il totale controllo del clan De Micco-De Martino
nei quartieri di Napoli Est", ha detto il procuratore di Napoli
Nicola Gratteri che, parlando con i giornalisti ha voluto
sottolineare l'importanza di rendere noto l'operato della
magistratura e delle forze dell'ordine per evidenziare la
vicinanza dello Stato ai cittadini.
"Siamo riusciti a dimostrare il livello di penetrazione del
clan - ha aggiunto Gratteri - in un'ampia fetta della città,
dove adesso i cittadini sono più liberi".
"La gestione delle case popolari è un problema vecchio e
annoso che riguarda tutte le citta, Napoli, Palermo, Catania ma
anche Milano", ha detto ancora il procuratore di Napoli;
fenomeno che rappresenta "una ostentazione del potere criminale.
Intervenire è importante, è un segnale di liberà - ha aggiunto
Gratteri - i mafiosi non possono controllare il territorio. Poi
vedremo chi non si è occupato di gestire correttamente
l'assegnazione delle case popolari, il coraggio non si vende al
supermercato".
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