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Campi Flegrei: alla Dicomac il quartier generale dell'emergenza

Campi Flegrei: alla Dicomac il quartier generale dell'emergenza

La sede a San Marco Evangelista, nel Casertano

CASERTA, 11 ottobre 2024, 19:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un centro di gestione e coordinamento operativo che assomiglia ad un vero e proprio quartier generale dell'emergenza, posto a non troppa distanza dalla zona rossa, ma neanche così vicino, e dove verranno prese le decisioni più immediate e di impatto nel caso di eruzione del vulcano dei Campi Flegrei. Per ora si tratta di una simulazione, ma alla Dicomac di San Marco Evangelista (Caserta), la Direzione Comando e Controllo della Protezione Civile - un organo già usato per il terremoto che colpì la provincia di Rieti - tutto è organizzato nel caso di emergenza reale e concreta.
    Alla Direzione si lavora per funzioni, ogni stanza racchiude un ufficio che si occupa solo di un settore di quello che è il sistema complesso di evacuazione della popolazione, dalla viabilità all'ordine pubblico, dai danni all'agibilità degli edifici, dalla salvaguardia dei beni culturali alla cartografia; c'è poi la strategica funzione "Excon", che concerne il controllo dell'esercitazione, ed è è formato da "disturbatori", coloro che inviano "inject", ovvero intoppi alle altre sezioni, come può essere il crollo del sito internet, e valutatori, cioè esperti della Protezione Civile che valutano la risposta al problema. E c'è infine la stanza dove la comunità scientifica monitora costantemente lo stato del vulcano, e a fianco quella in cui ci si riunisce per prendere decisioni.
    "La governance del sistema - spiega il Capo della Protezione Civile della Regione Campania Italo Giulivo - è tutta basata sugli input che arriveranno dalla comunità scientifica, per cui è fondamentale avere una corta filiera decisionale; così in una stanza si monitora il fenomeno e in quella a fianco si decide, in modo da diramare un eventuale allarme sul territorio nel più breve tempo possibile".
   

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