Artisti, scrittori, rappresentanti
della magistratura e delle forze dell'ordine si sono ritrovati
oggi in prefettura per ricordare i 2500 anni della città di
Napoli. L'iniziativa è stata voluta dal prefetto di Napoli.
Michele di Bari, nell'ambito dell'iniziativa "Dialoghi in
prefettura". E con il sindaco Gaetano Manfredi per ricordare la
storia millenaria del capoluogo c'erano anche Maurizio De
Giovanni, Lina Sastri e Viola Ardone.
"Ancora oggi Napoli deve essere un luogo di ospitalità e
tolleranza", ha detto il sindaco e "questa nostra capacità di
integrare è una grande forza, una forza che rende la nostra
città di essere in grado di proiettarsi nel futuro facendo leva
su questo". "Napoli è considerata una grande città dell'arte -
ha concluso Manfredi - ma è stata anche una città dei primati
scientifici. Le grandi scuole scientifiche hanno avuto un
riferimento a Napoli".
Per il prefetto di Napoli nel capoluogo campano - città di
"cultura, arte e fede" - oggi respira "una nuova rincorsa ma
serve il contributo di tutti. Nessuno deve sentirsi escluso'
ricordando che 'ciò che oggi abbiamo a Napoli non e' scontato
altrove".
A giudizio di De Giovanni a Napoli "non c'è stata una
crescita naturale delle periferie, come è avvenuto altrove. In
altre località le periferie sono nate dalla volontà dei
cittadini, hanno una identità, sviluppano una identità", mentre
Lina Sastri che ricordato con nostalgia il quartire dove è nata
ha sottolineato il rapporto tra la città di Napoli ed il mare.
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