"Lo spirito di questo corteo è
portare in piazza la voce di Napoli contro la guerra, contro il
genocidio del popolo palestinese. Le prescrizioni della questura
ci sembrano invece più una provocazione, rispetto alla libertà
di scendere in piazza di manifestare e di dire il proprio
pensiero". Lo afferma Davide Dioguardi, uno dei leader dei
movimenti di Napoli che si stanno radunando in Piazza Garibaldi,
zona stazione centrale, per protestare contro il G7 in corso a
Palazzo Reale.
I movimenti si stanno raccogliendo dietro al manifesto
"Contro le vostre guerre, Palestina libera, no G7, no ddl 1660".
Il corteo su ordine della questura non può andare oltre Piazza
Bovio: "è la prima volta che c'è uno stop così lontano
dall'evento - spiega Dioguardi - crediamo sia un campanello
d'allarme più che preoccupante della
deriva inquietante, pericolosa e guerrafondaia che sta prendendo
l'occidente, che pretende silenzio e condiscendenza".
Chiara Capretti, altra leader dei movimenti, spiega che
"stamattina il ministro italiano è stato molto chiaro nel
ribadire che l'Italia deve darsi da per aumentare le spese
militari di altri 4 miliardi per raggiungere il 2% del pil. Oggi
questa piazza urla che se questo governo pensa di ignorare i
bisogni sociali, la sanità pubblica, i diritti dei lavoratori e
il diritto alla casa per spendere invece miliardi in spese
militari, ha sbagliato strada".
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