I rettori degli atenei della
Campania hanno firmato 'La Rome Call for AI Ethics' documento
ideato e promosso dalla Pontificia Accademia per la Vita, e in
seguito dalla Fondazione RenAIssance, che chiede un approccio
etico all'intelligenza artificiale. La sottoscrizione è avvenuta
oggi all'Università di Napoli Parthenope alla presenza di
monsignor Vincenzo Paglia, presidente della Pontificia Accademia
per la Vita e della Fondazione RenAIssance.
L'idea - è stato evidenziato - è quella di promuovere una
responsabilità condivisa tra organizzazioni internazionali,
governi, istituzioni e settore privato affinché il progresso
tecnologico garantisca sempre il rispetto della dignità di ogni
individuo. A firmare il documento sono stati i rettori Antonio
Garofalo (Parthenope), Matteo Lorito (Federico II), Vincenzo
Loia (Università di Salerno), Francesco Nicoletti (Università
della Campania Luigi Vanvitelli), Roberto Tottoli (L'Orientale),
Gerardo Canfora (Università del Sannio) e Lucio D'Alessandro
(Suor Orsola Benincasa).
"Una giornata importante: tutti gli atenei campani
sottoscrivono l'accordo che vede come protagonisti big player
internazionali, ed è un accordo che ha lo scopo di far sì che
l'etica si accompagni e vada in linea, in un percorso univoco,
con l'innovazione e con la scienza", ha detto il rettore della
Parthenope, Antonio Garofalo. "Non c'è modo per bloccare
l'innovazione: ormai l'Intelligenza Artificiale ci ha insegnato
che ci sono processi ad una velocità supersonica, tali che lo
stesso uomo ha difficoltà a metabolizzare in tempi brevi. Se è
vero questo, è necessario mettere regole che non possono essere
fatte a livello di paese o di singole comunità. Ma devono essere
regole di natura sovranazionale che vedono un intento pacifico,
di crescita comune e soprattutto di prevenzione delle
disuguaglianze che è uno dei pericoli più grandi che questo tipo
di intelligenza può dare".
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