Si trova davanti uno dei tre
banditi imbacuccati appena usciti dal sottosuolo, ma avendolo
scambiato per un collega lo prende anche in giro. Poi però ne
sbuca un altro (nel negozio sono solo due i dipendenti presenti)
e capisce che si tratta di una rapina. Alla fine verrà pure
picchiata, perchè i malviventi vogliono che apra la seconda
cassaforte di cui però non ha le chiavi, mentre il ragazzo che
era con lei è chiuso in bagno. Ci sono anche immagini forti nei
video del sistema di videosorveglianza del fast food preso di
mira dalla banda del buco sgominata oggi dai carabinieri di
Napoli con sei arresti disposti su richiesta dei magistrati
della VII sezione (procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli)
della Procura di Napoli.
Il capo è una vecchia e inafferrabile conoscenza dei
carabinieri: si tratta di Mario Mazza, 59 anni, detto "o' zio",
già finito nelle maglie della giustizia da cui è riuscito anche
a districarsi. Mazza sarebbe l'uomo coinvolto qualche anno fa
(agosto 2022) in un arresto scattato a Roma dopo la scoperta del
crollo di un tunnel nel quale una persona (ritenuta uno dei
componenti della banda) rimase incastrato: questa persona venne
estratta dopo ore e ore di lavoro, dai vigili del fuoco;
l'obiettivo dei criminali, secondo gli inquirenti, era mettere a
segno un colpo in un vicino istituto di credito. Mazza venne
bloccato dai carabinieri mentre era in auto vicino al luogo del
cedimento: alle forze dell'ordine che gli chiesero conto riferì
di essersi avvicinato per salvare una persona rimasta incastrata
e di essersi poi allontanato in auto perché aveva dei
precedenti.
Insieme con Mazza (ritenuto capo e promotore della banda) i
carabinieri del comando provinciale di Napoli hanno anche
arrestato Gennaro Aiello, 38 anni; Vincenzo Barnangelo, 46 anni,
detto "o' chiatto"; Ciro Fresa, 59 anni; Raffaele Gambardella,
57 anni e Francesco Trencia, 62 anni, detto "zio Franck", ma le
indagini hanno riguardato anche altre tre persone.
Secondo quanto emerso dagli accertamenti dei militari, in
occasione del colpo al fast food di piazza Carità (angolo via
Toledo) la banda ha percorso quasi un chilometro e mezzo sotto
terra, utilizzando tunnel preesistenti e scavandone anche altri:
l'ingresso è stato localizzato nei pressi di una pizzeria (il
cui titolare era già stato sottoposto a fermo qualche tempo fa)
che si trova nelle vicinanze del varco Pisacane del Porto di
Napoli.
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