Ha morso ad una mano il medico di
famiglia. E' accaduto ieri, a Napoli. Da qui l'appello che
arriva dalla sezione di Napoli della Federazione Italiana dei
Medici di Medicina Generale (Fimmg) per voce del segretario
provinciale Luigi Sparano.
La violenza risale a ieri, il medico è stato raggiunto nel
suo studio da un paziente visibilmente alterato e lì è nata una
discussione. Il paziente ha aggredito il medico creando
scompiglio nello studio, arrivando a morderlo ad una mano.
"Questo ennesimo atto di violenza - dice Sparano - ci conferma
una volta di più l'esigenza di un cambiamento della sanità
territoriale, che deve evolvere verso una dimensione
aggregativa. Gli studi dei singoli medici sono ormai un rischio
per i colleghi che sono e si sentono esposti a minacce e
violenze. È il momento di prendere atto di questa situazione e
di mettere in atto processi di cambiamento che possano garantire
l'assistenza di prossimità, ma al contempo assicurare maggiore
sicurezza ai colleghi". "In una città come Napoli - conclude
Sparano - non ci si può più permettere di lavorare in studi
singoli. Occorre che i medici di famiglia possano contare su
studi associati, un cambiamento che deve essere portato avanti
anche dalle istituzioni con la messa a disposizione di locali
pubblici. È così che si inizia a mettere in sicurezza la
medicina generale, garantendo un'assistenza di prossimità e,
allo stesso tempo, evitando l'abbandono dei territori da parte
dei colleghi ormai esausti".
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