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Courbet da Parigi a Capodimonte, Schmidt apre agli 'ospiti'

Courbet da Parigi a Capodimonte, Schmidt apre agli 'ospiti'

Dal Petit Palais 'Les Demoiselles des bords de la Seine (été)'

NAPOLI, 06 novembre 2024, 15:56

Redazione ANSA

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Gustave Courbet con il suo celebre dipinto 'Les Demoiselles des bords de la Seine (été)' è l'ospite francese al Museo e Real Bosco di Capodimonte, in visita dal Petit Palais, Musée des Beaux-Arts de la Ville de Paris. Olio su tela di grandi dimensioni (cm 174X206), l'opera del maggior esponente del realismo francese è in mostra per la prima volta a Napoli (sala 6) dal 7 novembre al 23 febbraio 2025.
    "Con questo allestimento si apre un nuovo spazio dedicato al dialogo tra Capodimonte e gli altri musei internazionali che porterà a Napoli opere significative della storia dell'arte mondiale. Come nel caso del nostro 'ospite francese' - spiega il direttore Eike Schmidt - un dipinto che fece molto discutere la società dell'epoca per il soggetto moderno e il realismo nel tema, allora nuovo, dei piaceri e degli svaghi all'aperto. Si tratta davvero un prestito di grande significato culturale non solo per il Museo e Real Bosco di Capodimonte, ma anche per la città: sono infatti tanti gli artisti napoletani dell'Ottocento che, nelle proprie opere, mostrano il fascino esercitato su di loro dall'arte e dalla personalità stessa di Courbet".
    Alla presentazione del prestito anche il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, ("L'arrivo di questo capolavoro rappresenta sicuramente una ulteriore attrattiva per la nostra città e per il Museo di Capodimonte che ha già un patrimonio straordinario") e la console francese Lise Moutoumalaya;. Ad illustrare l'opera Isabella Valente, Maria Tamajo Contarini e Stefano Causa.
    'Les Demoiselles des bords de la Seine (été)' presentato al Salon parigino nel 1857, suscitò subito grande scalpore per la sensualità del suo messaggio: in una calda giornata estiva due giovani donne, probabilmente due prostitute, riposano distese mollemente sull'erba in riva al fiume. Il quadro, per molti specialisti considerato il capolavoro del rivoluzionario autore, anticipa tra l'altro la grande fortuna pittorica delle rive della Senna, celebrate una generazione dopo dagli impressionisti.
    Gustave Courbet (Ornans, Francia, 1819 - La Tour-de-Peilz, Svizzera, 1877) si trasferì a Parigi nel 1840 per dedicarsi alla pittura. Se nella sua formazione influì l'osservazione dei capolavori fiamminghi, veneziani e olandesi ed anche di Caravaggio, decisivi dal punto di vista della maturazione del realismo furono gli anni dal 1848-1857 e quindi la rivoluzione di febbraio, la prima socialista della storia, l'influenza del filosofo Proudhon, il sodalizio con Baudelaire. Sempre coerente con le sue idee, partecipò alla Comune di Parigi.
   

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