Lotta per l'eliminazione
definitiva dell'epatite C e necessità di affrontare le nuove
strategie diagnostiche e terapeutiche per le malattie epatiche
emergenti. È il focus attorno al quale ruota la sedicesima
edizione della Riunione Stabiese di epatologia, l'appuntamento
scientifico nazionale che mira a fare il punto sulle più recenti
sfide della branca partito oggi all'hotel degli Ulivi di
Gragnano.
La convention è stata aperta dai saluti istituzionali dei
sindaci di Castellammare di Stabia e Gragnano, Luigi Vicinanza e
Aniello D'Auria; del direttore generale dell'Asl Napoli 3 Sud,
Giuseppe Russo; del direttore sanitario, Ferdinando Primiano;
del responsabile delle politiche del farmaco della regione
Campania Ugo Trama.
La riunione, organizzata da Carmine Coppola, responsabile del
centro di epatologia di Gragnano afferente l'unità operativa di
medicina generale presso l'ospedale San Leonardo di
Castellammare di Stabia, è diventata negli anni un appuntamento
di riferimento per gli specialisti del settore e nasce con
l'obiettivo di approfondire l'impatto delle innovazioni in
epatologia e di promuovere un approccio multidisciplinare nella
cura del paziente. "L'epatologia negli ultimi anni ha vissuto
importanti evoluzioni - ha spiegato Coppola - dalla terapia per
l'eliminazione dell'epatite C (oltre 2.000 i pazienti trattati e
guariti), ai nuovi farmaci per l'epatite delta, fino alle
metodologie avanzate per il trattamento dell'epatocarcinoma.
Raggiunti traguardi significativi in diagnosi e terapia, è ora
fondamentale concentrarci su screening e prevenzione, per
ridurre le complicanze, migliorando la qualità di vita dei
pazienti e contenendo i costi sanitari".
Un tema di particolare rilievo, affrontato durante il meeting, è
l'epatocarcinoma, una patologia complessa, che richiede una
gestione integrata, dove gli specialisti lavorano in team per
garantire cure personalizzate. "L'epidemiologia delle malattie
epatiche - spiegano dall'Asl Napoli 3 Sud - ha subito
un'evoluzione significativa, con l'aumento di casi legati alla
steatosi epatica (Mafld) nei Paesi occidentali. In assenza di
una terapia farmacologica consolidata, l'adozione della dieta
mediterranea e di uno stile di vita attivo si dimostrano le
strategie preventive più efficaci". Nel corso del congresso
saranno anche presentate le novità nel campo dell'epatologia dei
trapianti (la struttura di Gragnano opera in collaborazione con
il centro trapianti fegato di Pisa, eccellenza di livello
internazionale) e il ruolo emergente dell'intelligenza
artificiale, che offre prospettive inedite nella stratificazione
dei rischi e nella pianificazione delle risorse sanitarie.
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