Utilizzare i fondi esistenti al più
presto per non rimanere soffocati dagli usurai e per dare uno
slancio all'economia sana. E' l'SoS che lancia il Confidi Pmi
Campania che fa un appello pressante alle imprese in difficoltà
affinché utilizzino le risorse economiche messe a disposizione
dalle legge 108 del 1996. La norma prevede il Fondo di garanzia
per agevolare l'accesso al credito alle piccole e medie imprese
e prevenire il grave fenomeno che, specie al Sud, mette in
ginocchio tante piccole e piccolissime aziende. Sul tema Confidi
Pmi Campania in collaborazione con l'ABI (Associazione Bancaria
Italiana) ha promosso un incontro giovedì prossimo, 21 novembre
(ore 10), nella Sala Grande Gallerie d'Italia a Napoli (le
assise rientrano nel programma 2024 di 'Educazione
Finanziaria').
"Le risorse esistenti sono sottoutilizzate con gravi
ripercussioni sulla vita delle aziende e del tessuto economico"
dice Angelo Bruscino, presidente di Confidi Pmi Campania. "Il
sistema dei confidi fino ad oggi ha rappresentato una cintura di
sicurezza del sistema economico italiano - aggiunge - ma ora
occorre accelerare per realizzare una sinergia tra Confidi,
associazioni datoriali, consulenti, Camera di Commercio,
pubblica amministrazione, banche e ABI per una capillare
divulgazione e attuazione dello strumento messo in campo dal
Ministero delle Finanze: il Fondo antiusura della legge 108/96
destinato a prevenire e fronteggiare l'economia criminale e
garantire un corretto sviluppo del tessuto imprenditoriale".
"Dal 1998, anno di inizio dell'operatività del Fondo e fino
al 2020, gli enti gestori sono stati destinatari di circa 670
milioni di euro, che hanno garantito finanziamenti per un
importo complessivo di oltre due miliardi" ricorda Lucio
Donadio, vice presidente di Confidi Pmi Campania che sottolinea:
"Nello stesso periodo, ha specificato la magistratura contabile,
il tasso di operatività si è attestato su una media del 320%,
mostrando una buona gestione del Fondo stesso, una diligente
attuazione degli Accordi quadro ed una corretta azione da parte
di quasi tutti gli enti coinvolti, con il fondamentale ausilio e
monitoraggio delle forze di polizia e degli organi giudiziari.
Il sistema esaminato, ha concluso la Corte, pur operando
continuativamente, non è certo in fase espansiva e mostra una
riduzione dei propri fruitori". Di qui la necessità di dare un
svolta per ampliare la platea delle aziende "attraverso una più
forte e capillare azione di informazione con il coinvolgimento
di tutti gli attori istituzionali".
All'incontro, che ha il patrocinio di Unioncamere, Regione
Campania, Ordine dei Giornalisti e Ordine dei Dottori
Commercialisti di Napoli, parteciperanno, oltre a Bruscino,
Eraldo Turi, presidente dell'Ordine dei Dottori commercialisti
ed esperti contabili di Napoli, Ottavio Lucarelli, presidente
dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Massimo Garavaglia,
presidente della Commissione Finanze e Tesoro del Senato,
Michele Di Bari, prefetto di Napoli, Giuseppe Nargi, presidente
della Commissione regionale ABI, Andrea Prete, presidente di
Unioncamere, Silvio D'Amico, dirigente Ufficio II, Direzione
generale V, Dipartimento del Tesoro-MEF, Gianmarco Dotta,
presidente Assoconfidi.
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