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Assistenti giustizia verso agitazione,"si riconosca carriera"

Assistenti giustizia verso agitazione,"si riconosca carriera"

Nota Comitato che ne raccoglie 8mila, "Intervenga il Governo"

CASERTA, 19 novembre 2024, 12:45

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Gli assistenti giudiziari, riuniti a livello nazionale in un Comitato che ne rappresenta circa 8mila, tornano a far sentire la propria voce ribadendo la richiesta di essere accorpati alla figura del cancelliere e di passare in terza area, in cui sono inquadrati attualmente i funzionari e idirettori di cancelleria. Ed è probabile che nei prossimi giorni parta uno stato di agitazione permanente della categoria, che si interromperà solo "quando verrà riconosciuto il diritto alla carriera".
    Da tempo gli assistenti giudiziari lamentano infatti di sentirsi "mortificati dall'assenza di una prospettiva di crescita professionale". E in una nota, il "Comitato assistenti giudiziari - Uniti si vince" presieduto da Maria Feola, in servizio al tribunale di Santa MariaCapua Vetere (Caserta), spiega che "in questi giorni si sono susseguiti i comunicati delle organizzazione sindacali sulla firma del contratto collettivo e all'improvviso abbiamo scoperto che gli Assistenti Giudiziari di questo Ministero sono divenuti invisibili. In nessuna nota dei sindacati di categoria, infatti, si fa menzione degli Assistenti Giudiziari. Il Comitato, in rappresentanza di una categoria professionale a lungo maltrattata, vuole ribadire a gran voce il 'diritto alla carriera', che "sarebbe il giusto e meritato riconoscimento per una professionalità maturata nel corso degli anni, in cui abbiamo assistito alla pubblicazione di bandi di concorso, per qualifiche superiori aquella di Assistente Giudiziario, senza la prevista riserva dei posti,garantita negli altri ministeri e più in generale nella P.A". Il Comitato richiede quindi un intervento straordinario del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e di tutto il Governo "perché, come è nei loro poteri, impediscano l'ennesima e definitiva ingiustizia ai danni diquesta categoria di lavoratori", e lancia quindi un appello per vedere riconosciuto un diritto, "sin qui negato, evidentemente anche per colpa di chi oggi ci ignora, ma che magari cambierebbe atteggiamento dinanzi ad ottomila tessere". E aggiunge di non "voler fare la guerra a nessuna delle altre professionalità di questo Ministero, ma rivendica, tuttavia, il diritto alla progressione professionale e ambisce legittimamente al passaggio in Terza Area". E anche l'altro punto richiesto, l'unificazione con i profili di cancelliere esperto, "è solo un punto di partenza, alla luce dell'espletamento delle medesime attività sin dal 2010". Il Comitato denuncia che tra i sindacati di categoria "non c'è unità di intenti", e "risulta sconcertante leggere bozze di proposte sindacali in cui gli AssistentiGiudiziari vengono collocati allo stesso tempo in Seconda e Terza Area, una provocazione che lascia emergere la poca considerazione di taluni sindacati nei confronti degli assistenti giudiziari. Ai sindacati si chiede dunque di portare avanti il punto nodale della vertenza, cioè l'ampliamento della Terza Area. Solo così, con il passaggio all'area superiore, sarà possibile permettere a tutti gli Assistenti Giudiziari di vedere legittimamente soddisfatto il diritto alla carriera".
   

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