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Protesta universitari a Napoli, inscenato check point israeliano

Protesta universitari a Napoli, inscenato check point israeliano

Porta di Massa occupata contro guerra e genocidio

NAPOLI, 21 novembre 2024, 13:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Studenti dei collettivi di Ecologia politica e Collettivi Autorganizzati Universitari hanno occupato la sede del dipartimento di studi umanistici della Federico II a Porta di Massa, a Napoli. "Stamattina - spiegano in una nota - abbiamo montato un check point israeliano all'ingresso della sede di ateneo per raccontare anche a Napoli la quotidianità di repressione, controllo e militarizzazione che la popolazione palestinese vive sulla propria pelle. Il nostro slogan è chiaro: 'Boicottare per liberare' non è solo azione volta alla solidarietà internazionale, ma anche a liberare i nostri atenei dalle logiche di un mercato sempre più militarizzato".
    "Ancora oggi - spiegano - ci troviamo a continuare la conta delle vittime palestinesi. Sono ormai più di 43.000 assassinate da Israele. Oggi siamo nelle nostre università perché crediamo che sia fondamentale continuare la campagna di solidarietà partendo dai luoghi del sapere. Oggi rilanciamo la campagna di boicottaggio accademico in concomitanza con la giornata internazionale di agitazione a sostegno dei popoli libanese e palestinese nelle università".
    "Intendiamo - proseguono - dare continuità con quanto fatto nella scorsa primavera perché riteniamo inaccettabile che dopo l'incontro con più di 600 studenti nella facoltà di giurisprudenza che ha avuto luogo l'anno scorso e in cui il rettore della Federico II si impegnò a dare le dimissioni dalla Fondazione Med-Or, volto culturale del gigante bellico Leonardo S.p.A. Con questa occupazione vogliamo mandare un messaggio chiaro a tutto il mondo accademico: rifiutiamo il clima di guerra e di corsa al riarmo e non ci fermeremo fino a quando non avrà fine la complicità delle nostre università con il genocidio palestinese".
   

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