"No a un contratto integrativo che
toglie valore al capitale umano". A ribadirlo, in una nota è il
Coordinamento Nazionale Direttori Giustizia che annuncia uno
sciopero nazionale per lunedì 25 novembre.
La proposta di contratto integrativo del Ministero della
Giustizia - spiega il coordinamento - è fondato sul sistema
delle famiglie professionali che in concreto svaluta il capitale
umano rappresentato dai direttori del Dipartimento
dell'Organizzazione Giudiziaria, privandoli finanche della
propria denominazione. "Siamo certi che i sindacati Unsa, Cisl,
Flp, Usb e Confintesa per le loro ragioni ribadiranno - dice uno
dei fondatori del Coordinamento, Giandiego Monteleone - alla
prossima riunione del 28 novembre la propria opposizione alla
bozza contrattuale che il Ministero continua a riproporre
immutata. Il prossimo 25 novembre scioperiamo e scendiamo in
piazza proprio affianco a Confintesa per protestare insieme
contro il disegno del Ministero che scontenta davvero tutti,
sacrificando profili professionali e nello specifico
'demansionando' quello dei direttori".
Il Coordinamento auspica quindi, conclude il comunicato,
"che Cgil e Uil, organizzazioni sindacali che non hanno
sottoscritto nel frattempo la nuova ipotesi di Contratto
Collettivo delle Funzioni Centrali, coerentemente ritirino
invece la propria disponibilità alla sottoscrizione nel
Dipartimento dell'Organizzazione Giudiziaria del contratto
integrativo rifiutato da tutte le altre organizzazioni
sindacali".
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