Alimenti come i grani antichi, le
alghe così come la frutta e la verdura autoctone sono in grado
di neutralizzare quelle sostanze tossiche che inducono un
organismo ad ammalarsi anche di malattie gravissime come il
cancro. E' uno dei temi trattati nella due giorni di studio,
presso l'hotel Belvedere di Caserta dal titolo "Nutrizione
Clinica e Oncologia Integrata: tra Genetica, Metabolismo e
Ambiente". L'evento è stato promosso dalla DDClinic Foundation,
la Fondazione casertana guidata da Andrea Del Buono e Armando
D'Orta insieme alla Fondazione Italiana Biologi (Fib) con il
contributo del Coordinamento Nazionale Biologi Ambientali
(CNBA), del Coordinamento Nazionale Biologi Nutrizionisti (CNBN)
e della Società Italiana di Biologia e Alimentazione (SIBA).
"Genetica, metabolismo e nutrizione sono discipline strettamente
collegate" - ha dichiarato Vincenzo D'Anna presidente della
Federazione Nazionale Ordine dei Biologi soffermandosi sul
collegamento "scientificamente provato" tra micro inquinamento
ambientale e l'insorgenza di specifiche malattie, dalle allergie
ai tumori. "Le nano particelle - ha proseguito D'Anna -,
invisibili a occhio nudo e presenti in determinati territori
provocano malattie anche gravi. Ecco perché studiare a fondo i
meccanismi di interrelazione tra alimentazione e ambiente,
significa riconoscere quei cibi in grado di 'detossificare' un
individuo". Il presidente della Fnob ne ha elencati tre: "i
grani antichi ricchi di selenio che neutralizzano gli agenti
tossici, le alghe depuranti e le verdure coltivate in terreni
autoctoni cioè piantate all'origine che inibiscono la
penetrazione degli agenti inquinanti". Sostanze tossiche e
nocive, killer silenziosi come i metalli pesanti. "I metalli
pesanti contenuti nei cibi inquinati - ha dichiarato Andrea Del
Buono - presidente della DDCLINIC Foundation -, infiammano,
creano alterazioni dei percorsi metabolici e ci predispongono a
determinate patologie. Il nostro dna è come uno spartito
musicale. Se nel nostro corpo si accendono determinati
interruttori tossici il futuro del nostro benessere risulta
compromesso". Il congresso ha registrato oltre 250 partecipanti.
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