"Il successo di questo progetto
e l'entusiasmo dei ragazzi dimostrano un legame fortissimo tra
questo territorio e la centrale idroelettrica di Presenzano",
dice con soddisfazione Andrea Cicero, direttore della centrale
idroelettrica di Presenzano e responsabile Enel Green Power Area
Idroelettrica Sud, nel vedere i giovani studenti di elementari e
medie edificare proprio la centrale, che da sempre fa parte del
loro territorio (la costruzione partì nel 1979 e fu ultimata nel
1990) con materiale di riciclo; e ciò nell'ambito di un
fondamentale progetto di sensibilizzazione delle giovani
generazioni su temi della transizione energetica e della
sostenibilità, intitolato "È viva la scuola Labs: energia per il
futuro", che ha fatto già tappa in altri piccoli comuni, come
Terracina (Latina), Narni (Terni), Acri (Cosenza). "Questa
fabbrica dell'energia - sottolinea Cicero - rappresenta molto
più di un semplice impianto di produzione. È un pilastro
fondamentale per lo sviluppo sostenibile del nostro territorio.
Il legame tra Enel e questa comunità è profondo e radicato, e si
esprime attraverso la produzione di energia pulita e
rinnovabile, che contribuisce a ridurre le emissioni e a
proteggere l'ambiente"
Monica Sassi, dirigente dell'Istituto Comprensivo
Mignano-Marzano, è al settimo cielo, "perché i nostri bimbi oggi
immaginano un futuro che poi costruiranno; i temi della
transizione energetica e della sostenibilità sono attuali e
tremendamente importanti per il futuro nostro e soprattutto dei
ragazzi".
Sorride anche il sindaco di Presenzano Andrea Maccarelli, che
si dice "estremamente orgoglioso di vedere i nostri giovani così
appassionati e impegnati a costruire un futuro più sostenibile.
Il progetto 'È viva la scuola Labs' è un esempio luminoso di
come l'educazione e l'innovazione possano lavorare insieme per
il bene della nostra comunità. Ringrazio Enel per questa
importante iniziativa". Maccarelli spiega poi anche che la
presenza di Enel è fondamentale per questo territorio, anche
sotto un profilo economico-finanziario, "perché con l'alta
imposta sugli immobili pagata dall'azienda il Comune riesce ad
fornire ai cittadini importanti servizi gratuiti, come i testi
scolastici, la mensa e il trasporto sempre scolastico, il
pagamento di tasse e spese universitarie".
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