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Ingegnere ucciso, presunto mandante 'collabora' con Dda

Ingegnere ucciso, presunto mandante 'collabora' con Dda

Colpo di scena davanti alla Corte di Assise a Napoli

ROMA, 04 dicembre 2024, 19:15

Redazione ANSA

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Colpo di scena al processo sull'omicidio dell'ingegnere Salvatore Coppola, assassinato a Napoli, lo scorso 12 marzo, nel parcheggio di un supermercato in via Protopisani. Colui che, secondo la Procura di Napoli sarebbe il mandante di quell'agguato, Gennaro Petrucci, 73 anni (marito di Silvana Fucito, simbolo dell'antiracket), imputato davanti alla Corte di Assise, avrebbe rilasciato dichiarazioni agli inquirenti intraprendendo, di fatto, un percorso di collaborazione. Inevitabile la revoca all'avvocato di fiducia, che finora è stato Antonio Bucci.
    Secondo quanto emerso dalle indagini della Squadra Mobile e della Dda a uccidere Coppola in cambio di 20mila euro sarebbe stato il 64enne Mario De Simone.
    L'assassinio dell'ingegnere sarebbe riconducibile a una querelle sorta a causa di un lussuosa villa a Portici, in provincia di Napoli.
   

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