"Come comunicato nelle scorse
settimane, è stato notificato il provvedimento di revoca delle
licenze per la ristorazione e per l'albergo alle tre società che
hanno gestito finora il complesso immobiliare denominato 'Grand
Hotel La Sonrisa', in vista della completa acquisizione del bene
a patrimonio comunale". A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di
Sant'Antonio Abate, come della provincia di Napoli dove si trova
il cosiddetto "Castello delle cerimonie".
Alle tre società coinvolte è stato notificato il
provvedimento di revoca delle due licenze di pubblico esercizio
e per l'esercizio dell'attività alberghiera, con "contestuale
cessazione delle attività alberghiera e di ristorazione".
Al netto di eventuali ricorsi al Tar o sospensive, tutte le
attività dovranno cessare. "In caso di mancata ottemperanza,
anche parziale, del provvedimento - si legge nel provvedimento
notificato dagli Uffici comunali abatesi - sì procederà alla
chiusura forzata dei locali mediante l'apposizione di sigilli".
"Con questo provvedimento - spiega Ilaria Abagnale - prosegue
il complesso iter per la completa acquisizione del bene a
patrimonio comunale, in esecuzione di una sentenza definitiva
che prevede la confisca per il reato di lottizzazione abusiva.
Tutte le operazioni stanno proseguendo, anche sulla base del
confronto sempre aperto con la Prefettura di Napoli e con la
Procura Generale, costantemente informate degli sviluppi".
"Nelle prossime settimane - dice ancora la sindaca di
Sant'Antonio Abate - il Consiglio Comunale sarà chiamato a
pronunciarsi sui primi atti d'indirizzo per il futuro degli
immobili e dell'area di circa 44mila metri quadrati che
entreranno a far parte delle proprietà del Comune abatese. Un
primo passo per dare nuova vita a quell'area - conclude il primo
cittadino - seguendo i dettami della sentenza della Corte di
Cassazione, che ha indicato come alternative la demolizione o il
recupero del compendio immobiliare attraverso una
pianificazione".
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