Malgrado fosse stato interdetto
dalla professione per cinque anni ha continuato, avvalendosi di
alcuni prestanome, a schermare i suoi clienti da eventuali
responsabilità penali, aiutandoli a far sparire i patrimoni e la
documentazione di società in odore di fallimento.
Il Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di
Finanza di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla
Procura di Napoli (terza sezione, criminalità economica) ha
arrestato e posto ai domiciliari un commercialista napoletano,
Umberto Scala, 59 anni, gravemente indiziato di plurime condotte
di bancarotta fraudolenta.
Quattro i filoni di indagini che vedono come figura centrale
il professionista: Il primo riguarda un ristorante di Napoli
sottoposto a curatela fallimentare che avrebbe fatto sparire
oltre 270 mila euro e delle scritture contabili; il secondo vede
al centro un consorzio del settore dei lavori pubblici e privati
in ambito civile e industriale, già destinatario di una
interdittiva antimafia, che ha ricevuto pagamenti da stazioni
appaltanti di Napoli, Caserta, Avellino, Roma e Piacenza
confluiti alle società di due fratelli imprenditori i quali non
hanno eseguito i lavori, danneggiando le altre società
consorziate le quali, dopo avere avviato i lavori sono state
costrette a sospenderli. Ingenti le distrazioni di questo caso:
circa 47 milioni di euro.
Il terzo filone riguarda due società di editoria le quali,
con un'altra anch'essa in crisi ma non ancora fallita, sono
state utilizzate per gestire un impianto della zona industriale
di Acerra (Napoli). Le tre società, tutte di fatto amministrate
dallo stesso imprenditore (in prosecuzione e con i medesimi
lavoratori e macchinari) hanno omesso di pagare i creditori (tra
cui l'Erario) per quasi un milione di euro.
Il quarto e ultimo capitolo d'indagine attiene al fallimento
di una società di costruzioni incaricata della riqualificazione
di un cinema storico di Genova destinato alla vendita: la
documentazione contabile è stata sottratta alla curatela
fallimentare e la società, oggetto di una massiva opera di
spoliazione, ha beneficiato di finanziamenti bancari rimasti per
la maggior parte non onorati.
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