Uno strumento per registrare i
suoni provenienti dai fondali marini. È stato installato
nell'Area Marina Protetta di Punta Campanella, in penisola
sorrentina, in sinergia con la Stazione Zoologica Anton Dohrn. È
un microfono subacqueo- idrofono - capace di intercettare i
suoni di origine biologica, come quelli degli invertebrati, dei
pesci e dei cetacei, geofisici -onde, vento, pioggia - e di
origine umana, quali barche, pesca e altre attività.
L'insieme di questi suoni genera dei paesaggi sonori
sottomarini che costituiscono una preziosa fonte di informazione
sull'ecosistema. È l'ecologia acustica o eco-acustica, una
disciplina emergente e innovativa che studia questi paesaggi
sonori in modo da monitorare la biodiversità, l'attività delle
comunità animali e la pressione antropica di un ecosistema. Un
monitoraggio discreto, senza alcun impatto ambientale e molto
esteso nel tempo. L'acustica è uno dei principali strumenti di
comunicazione del mondo animale. Attraverso questi dati sarà
possibile, per esempio, comprendere meglio i periodi di
corteggiamento e riproduzione di alcuni pesci, il passaggio di
cetacei nell'area marina protetta, i picchi di queste attività
animali, per poter individuare periodi particolarmente sensibili
in modo da adottare misure di salvaguardia. Cosi come saranno
registrati i mesi con i maggiori rumori causati dalle attività
antropiche, quali diporto e pesca. Tutte informazioni utili per
conoscere meglio lo stato di salute degli ecosistemi sommersi e
per attuare misure di tutela piú efficaci in determinati periodi
dell'anno.
I cetacei come delfini e balenottere, che dipendono dal suono
per le loro funzioni vitali, sono particolarmente vulnerabili
all'inquinamento acustico generato dal crescente traffico
marittimo. Nonostante le acque costiere siano tra le aree più
soggette alle attività umane, gli studi dedicati alla
caratterizzazione dei paesaggi sonori costieri nel Mediterraneo
rimangono limitati.
Questo progetto permetterà di analizzare il paesaggio sonoro
dell'Area marina protetta, identificare la distribuzione e
l'abbondanza delle specie e valutare l'impatto dell'attività
antropiche sugli ecosistemi marini. I dati ricavati potranno
supportare la definizione di misure di mitigazione, quali la
regolamentazione del traffico marittimo e il monitoraggio delle
specie più sensibili. I rilevamenti arricchiscono la ricerca
scientifica e sensibilizzano sull'importanza della tutela della
biodiversità e degli ecosistemi marini.
"Uno strumento importante e innovativo per la ricerca
scientifica, il monitoraggio e la sensibilizzazione ambientale,
tre azioni fondamentali per la nostra Area Marina Protetta -
sottolinea il presidente dell'Amp Punta Campanella, Lucio Cacace
- Un progetto che rafforza ulteriormente la sinergia con la
Stazione Zoologica Anton Dohrn".
"L'Amp di Punta Campanella si conferma un laboratorio
naturale per la ricerca, dimostrando come tecnologia, scienza e
sensibilizzazione possano unirsi per la tutela del nostro mare."
commenta Francesco Caruso, responsabile del progetto per la
Stazione Zoologica Anton Dohrn.
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