"Lunedì in Consiglio dei Ministri arriverà una bozza di decreto che trasforma la struttura del Commissario Straordinario per Caivano in Commissario per le aree degradate e bisognose di interventi, in modo da estendere il modulo operativo utilizzato per Caivano ad altre aree del Paese.
Questo è un progetto voluto fortemente dal premier Meloni". Lo ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano negli uffici del Commissario straordinario di Caivano (Napoli), dove ha parlato con i giornalisti dopo aver visitato il Polo Millegiorni di "Save The Children" al Parco Verde e aver inaugurato il nuovo sistema di videosorveglianza urbana integrata del comando di Polizia locale. Con lui il prefetto di Napoli Michele Di Bari e il Commissario Straordinario per Caivano Fabio Ciciliano, capo del Dipartimento di Protezione civile. "La nuova struttura commissariale - ha aggiunto Mantovano - verrà dotata di risorse per gli interventi, e si tratterà dei fondi di coesione, di cui l'80% è destinato al Mezzogiorno; ma ci saranno fondi anche per interventi in aree degradate del Centro e del Nord Italia. E per ogni area destinataria degli interventi ci sarà un sub-commissario".
Mantovano, le polemiche su Caivano? Basta vedere come è oggi
"Botta e risposta Meloni-Saviano su Caivano? Sinceramente non ho tempo per queste cose, ma la migliore risposta è il raffronto tra come era Caivano il 31 agosto del 2023 e come è oggi. Voi giornalisti siete testimoni del cambiamento avvenuto". Così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha risposto ad una domanda dei cronisti sulle polemiche incrociate tra lo scrittore, che ha accusato il Governo di immobilismo sul fronte della lotta alla mafia dicendo che a Caivano il "sistema camorra è intatto", e la presidente del Consiglio, che in Parlamento ha rivendicato l'impegno del Governo sulla criminalità organizzata, citando proprio la circostanza di aver cacciato fuori i camorristi da Parco Verde.
Mantovano, a Caivano interventi per controllo del territorio
"L'intervento su Caivano non è uno spot, e la video-sorveglianza non è la bacchetta magica, come nessuno degli interventi svolti sinora, ma concorre a controllare meglio il territorio da parte delle forze di polizia, sia quella municipale sia quella nazionale. Non si può infatti presidiare un territorio palmo a palmo ma lo si può tenere sotto controllo". Lo ha detto a Caivano (Napoli) il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, dopo aver visitato il Polo Millegiorni di "Save The Children" al Parco Verde e aver inaugurato il nuovo sistema di videosorveglianza urbana integrata del comando di Polizia locale. "L'intervento su Caivano viaggia in parallelo sia sull'offerta di opportunità alla popolazione, a cominciare da quella più giovane, pensiamo al centro sportivo a tutte le altre iniziative fatte, sia in termini di rispetto della legge nei confronti di chi finora l'ha violata e negata, pretendendo di imporre il proprio dominio alternativo. Anche i malintenzionati adesso sanno che possono essere osservati in quelle che sono le loro attività ipoteticamente criminose", ha concluso.
Mantovano, famiglie Parco Verde sgomberate non avevano requisiti
"Tutti gli occupanti abusivi del Parco Verde che sono stati sgomberati non rispondevano a quei parametri compatibili con la presenza e con la permanenza negli appartamenti. In ogni caso non ignoriamo i problemi delle giovani coppie delle famiglie appena sfollate, e ricordo che nella legge di bilancio ci sono più misure finalizzate al sostegno soprattutto delle giovani famiglie che hanno reddito medio bassi, tanto per l'acquisto della prima casa sia per tutto ciò che riguarda il sostegno alla natalità". Così il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, che ha spiegato che presto comincerà anche "la ristrutturazione dei vari appartamenti in modo da offrire condizioni certamente più decorose e più adeguate alle famiglie che sono rimaste al Parco Verde, per evitare questo degrado che è visibile agli occhi di tutti". Il prefetto di Napoli Michele Di Bari ha poi aggiunto: "Dopo lo sgombero delle 36 famiglie da Parco Verde, tutte le altre famiglie occupanti abusive - oltre 200 nuclei - hanno chiesto al Comune di regolarizzare la loro posizione, e le loro richieste saranno man mano esaminate".
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