Non aveva mai accettato il suo
rifiuto. Per lunghi mesi lei ha tollerato i suoi atteggiamenti
ma all'ultimo appuntamento - quando lei pensava di fargli capire
che di lui non ne voleva sapere - lui ha minacciato la donna e
poi con l'auto - secondo quanto ricostruito dagli investigatori
- avrebbe provato a schiacciarla contro un muro.
Un 44enne di Melito è però stato arrestato: dovrà rispondere
di atti persecutori ed ora è in carcere. Si sarebbe reso
protagonisti di una serie di fatti però mai denunciati dalla
donna.
I due, diversi mesi fa, si conoscono sul luogo di lavoro di
lei, quasi coetanea dell'uomo che diventa cliente fisso pur di
vederla. Così per giorni e giorni, finché si dichiara: la vuole
come compagna ma lei lo respinge. Non lo vuole come compagno ma
ogni tanto accondiscendere alle sue richieste.
Lo scorso inverno le chiede di salire in macchina per parlare:
lei accetta, forse per calmarlo, ma lui le salta addosso e le
strappa i vestiti tentando di avere un rapporto. Lei riesce ad
opporsi. Lui desiste ma le frantuma lo schermo del cellulare.
La donna scende dall'auto e si allontana, terrorizzata. Il
44enne realizza che l'ha fatta grossa e così rischia di
perderla. Allora le chiede scusa in ginocchio pronunciando la
classica frase "Non succede più". Lei lo perdona.
Per qualche mese la lascia tranquilla. Poi arriva l'estate e
la invita al mare. Lei accetta. Lui arriva più tardi, appena
stacca da lavoro, ma appena giunge in spiaggia e la vede
svagarsi un po' sullo smartphone e le distrugge ancora il
telefono; poi la colpisce con schiaffi.
Per altri lunghi mesi sopporta pedinamenti e messaggi, finché
si verifica l'evento spartiacque. La strattona e la minaccia di
morte, poi salta in auto e prova a schiacciarla contro il muro.
La vittima riesce a liberarsi, fugge ed incrocia una conoscente
che immediatamente intuisce, la fa salire in macchina
nascondendola sui sedili posteriori e guida fino alla Tenenza di
Melito.
I militari del Nucleo Radiomobile di Marano trovano il
denunciato a camminare avanti e indietro senza pace, perché
"deve parlare con lei". Lo bloccano e lo arrestano. Dovrà
rispondere di atti persecutori ed ora è in carcere.
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