(di Angelo Cerulo)
"Ho recitato sulle ali di un
gigante". Ha la voce rotta dall'emozione Vincenzo Salemme quando
ringrazia il pubblico dal palco dell'Auditorium Rai di Napoli al
termine della prima delle tre rappresentazioni di 'Natale in
Casa Cupiello', una sorta di prove generali in vista della
diretta del 26 dicembre su RaiUno in prima serata del capolavoro
eduardiano. Circondato dal suo cast, l'attore e commediografo
partenopeo, fra gli applausi, si dice "orgoglioso di Napoli e
dei napoletani". E ribadisce un concetto già espresso in altre
occasioni ma che assume dal palco di Fuorigrotta una sorta di
'manifesto ideologico' rispetto alla figura di Eduardo De
Filippo: "Non si può parlare di paragone. Chi si spaventa del
paragone è presuntuoso proprio perché si sta paragonando a
Eduardo. Non ci penso per niente. Siamo talmente distanti, era
talmente grande che fare paragoni non ha senso" afferma mentre
scioglie una tensione che durava da giorni.
Paragone impossibile, dunque, ma è inevitabile che il
confronto venga spontaneo nel pubblico dell'Auditorium 'Domenico
Scarlatti' della sede Rai di Napoli. Tuttavia è un paragone
subito superato grazie proprio alla bravura e al modo di porsi
dell'artista 67enne originario di Bacoli: la 'prova'
teatrale/televisiva' è superata con la 'locomotiva' Salemme che
trascina tutti gli altri attori, ugualmente capaci di porsi con
garbo e attenzione rispetto alla trama eduardiana. La
rappresentazione televisiva di 'Natale in Casa Cupiello' è un
progetto di Rai Cultura con la produzione teatrale di 'Chi è di
Scena'; è stata la tappa finale di un percorso che ha condotto
il commediografo 'dentro' all'opera-simbolo di Eduardo. Un
percorso avviato tempo fa con la coproduzione, per la lunga
tournee, del Teatro Diana (il quale si è occupato anche
dell'organizzazione delle serate del 21, 22 e 23 dicembre).
La commedia in 3 atti, è incentrata, come è noto, sulla
costruzione del 'presepio' da parte di Luca Cupiello nei giorni
precedenti il Natale e sul pranzo del 25 durante il quale si
svolge un dramma della gelosia; un contesto nel quale Eduardo
'scava' nella galleria dei personaggi che circondano Luca. Dopo
il successo ottenuto con "Napoletano? E famme 'na pizza",
Salemme porta in scena la commedia eduardiana per eccellenza,
dimostrando l'attualità di quest'opera. Operazione complicata ma
riuscita grazie anche alle 'inserzioni' di gestualità e sguardi
e a un carico di umanità che - è il caso di dire - con le dovute
differenze da' a quest'opera targata Salemme una visione di
unicità. Nella rappresentazione del 'presepio' di Eduardo De
Filippo, diretto ed interpretato da Salemme nel ruolo cardine di
Luca, vi sono Antonella Cioli (la moglie Concetta), Antonio
Guerriero (il figlio Tommasino), Franco Pinelli (il fratello
Pasquale), Vincenzo Borrino (Nicola Percuoco), Sergio D'Auria
(Vittorio Elia), Fernanda Pinto (la figlia Ninuccia), Oscarino
Di Maio (Raffaele), Agostino Pannone (Luigi Pastorelli), Pina
Giarmanà (Carmela), Geremia Longobardo (il dottore), Nuvoletta
Lucarelli (Olga Pastorelli), Gennaro Guazzo (Alberto), Marianna
Liguori (in Rita). Le scene sono di Luigi Ferrigno e i costumi
di Francesca Romana Scudiero. Le luci di Cesare Accetta. Le
musiche sono di Nicola Piovani. Tutti impegnati a spiegare un
testo semplice e complesso. Testo profondo che dice che può
esistere insieme il sogno di vedere il mondo come un presepe e
la realtà. Un racconto che ora si misura con la diretta e con le
esigenze e i codici dei linguaggi televisivi e teatrali. La sera
di Santo Stefano sulla tv pubblica sarà in diretta, operazione
nella quale ha creduto il direttore del Centro di Produzione Rai
di Napoli Antonio Parlati, pubblicamente ringraziato dal palco
da Salemme.
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