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Ischia, nella ricostruzione post calamità si apre nuova fase

Ischia, nella ricostruzione post calamità si apre nuova fase

Legnini: "Nel 2025 altri 100 cantieri pubblici e 100 privati"

ROMA, 30 dicembre 2024, 21:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Con la fine del 2024 si chiude la fase emergenziale dichiarata per l'isola d'Ischia a seguito della alluvione del 2022 e se ne apre una nuova per la ricostruzione: è stato questo il focus di un incontro tenutosi oggi pomeriggio alla sede isolana del Commissariato alla ricostruzione nel corso del quale il Commissario Giovanni Legnini ha presentato il bilancio delle attività svolte dalla sua struttura negli ultimi 12 mesi.
    Sull'isola, nel corso di questo ultimo anno, gli interventi di messa in scurezza post frana conclusi sono saliti dai 63 - al 31 dicembre 2023 - a 101, mentre quelli conclusi per la ricostruzione post sisma sono saliti a 9. Quelli emergenziali in corso di esecuzione sono 34, mentre quelli post sisma sono 10.
    Gli interventi in fase di progettazione assommano ad oltre 70, mentre post sisma sono 34.
    Il 2024 è stato soprattutto l'anno dell'avvio della ricostruzione privata, con i decreti di concessione di contributi per ricostruire gli edifici danneggiati dal terremoto saliti a 124, una crescita del 70% in un solo anno.
    Partite anche le delocalizzazioni volontarie con i primi 9 decreti di concessione approvati che hanno consentito ai beneficiari di acquistare edifici sostitutivi di quelli danneggiati e da demolire anche se resta il nodo delle delocalizzazioni obbligatorie. Sono state avviate anche le demolizioni degli edifici che costituiscono un pericolo per la sicurezza pubblica lungo le strade, attività che sarà completata nei prossimi mesi.
    "Se tutti i soggetti pubblici e privati coinvolti faranno fino in fondo la loro parte nel corso del 2025 potranno essere avviati altri 100 cantieri pubblici", ha detto Legnini aggiungendo che "puntiamo inoltre per il prossimo anno, sulla base delle procedure e degli interventi sostitutivi adottati negli ultimi mesi, a far aprire altri 100 cantieri della ricostruzione privata. Sono obiettivi ambiziosi ma conseguibili tanto più quando sarà approvato il Piano della ricostruzione della regione Campania, adottato negli ultimi giorni".
    Presente all'incontro, insieme ai sindaci isolani ed ai rappresentanti delle forze dell'ordine anche il vice presidente regionale Fulvio Bonavitacola che sull'argomento del piano di ricostruzione dell'isola ha detto che "per Ischia abbiamo approvato un piano elaborato con l'obiettivo di ripristinare il patrimonio danneggiato dall'evento sismico ma anche alla messa in sicurezza del territorio, martoriato dai grandi eventi idrogeologici e senza contare che questo è anche un'area sottoposta al piano paesistico ed al Piano dell'Autorità di Bacino per l'assetto idrogeologico, con una pluralità di norme che bisognava rendere coerenti. Ischia è diventata quindi un laboratorio unico in Italia, con l'elaborazione di un documento senza precedenti: si tratta di un buon piano grazie alla collaborazione creatasi tra il commissario Legnini, i Comuni interessati, la Regione Campania e l'Autorità di Bacino e la Sovrintendenza. Abbiamo elaborato una procedura completamente innovativa che mette in parallelo ricostruzione e messa in sicurezza con meccanismi, anche normativi, molto innovativi e questo consentirà di partire contemporaneamente sui due fronti: il 2025 sarà l'anno del decollo reale della ricostruzione".
   
   

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