Da Antonio Bassolino a Valeria
Valente, da Aldo Cennamo ad Arturo Scotto: generazioni di
'compagni' si sono ritrovate in una gremita sala di Palazzo
Corigliano a Napoli per commemorare Eugenio Donise, figura
storica del Pci partenopeo ed ex senatore diessino scomparso nei
giorni scorsi a 83 anni.
"Un commiato laico", hanno sottolineato i figli Anna ed
Alessandro che ne hanno ricordato l'attività politica negli anni
di Piombo, in cui Donise subì le minacce delle Br, oltre alla
passione per i libri. "Papà lavorava per una società più giusta
- hanno rievocato ricordandone l'impegno alla fine degli anni
'70 nella giunta Valenzi a Napoli e poi da senatore a metà anni
'90 -. Più difficile crederci adesso ma allora questi ideali si
respiravano e lui ha dimostrato che gli ideali erano anche una
pratica dimostrazione. Si fa ciò che si ritiene giusto - amava
ripetere - non ciò che conviene". Sullo sfondo la passione per
il poker e per i colori della Roma "di cui era insospettabile
tifoso".
Poi è stata la volta degli ex compagni di partito, tra cui
Antonio Bassolino. "Dagli inizi degli anni '60 - ha ricordato
l'ex sindaco di Napoli - abbiamo condiviso battaglie comuni
dentro il Pci e all'interno del Manifesto prima di andare a
farci le ossa fuori. Ha sempre messo passione politica nelle sue
cose e grande curiosità ricavando grande stima e affetto anche
da ambienti politici a lui lontani". Da Bassolino anche un
ricordo divertente: "Non avevamo la patente e tutti ci
sconsigliavano di prenderla. Poi un giorno lui si incaponì per
prenderla e una volta ottenuta volle accompagnarmi da via dei
Fiorentini alla stazione di Mergellina: in quel breve tratto -
ricorda tra le risate della sala - facemmo due tre
tamponamenti".
Se per Aldo Cennamo "bisogna ricostruire la memoria condivisa
per ricordarlo al meglio" è il sindaco di Napoli Gaetano
Manfredi a ricordare Donise come "sobrio ma incisivo nella
dialettica". "Molto della nostra storia - ha sottolineato -
viene da quella stagione importante e densa di contenuti della
nostra città. La politica progressista ha bisogni di questi
contenuti e può aiutare tanti a percorrere la strada migliore.
La perdita di Donise può essere solo un pochino compensata dal
dibattito su quella stagione".
In sala per la commemorazione di Donise anche il governatore
campano Vincenzo De Luca e vari rappresentanti della sinistra
napoletana da Nino Daniele a Isaia Sales, da Vincenzo Amendola a
Enrico Cardillo, da Giuseppe De Cristoforo a Tonino Amato
passando per Berardo Impegno, Riccardo Marone, Claudio
Velardi e Guglielmo Allodi tra gli altri.
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