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Sappe, telefoni e droga nel carcere di Poggioreale

Sappe, telefoni e droga nel carcere di Poggioreale

"Ancora una brillante operazione della Polizia Penitenziaria"

NAPOLI, 12 gennaio 2025, 14:39

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' di quattro telefoni cellulari e un quantitativo non meglio precisato di droga requisiti il bilancio di un'operazione effettuata ieri nel carcere di Poggioreale dalla polizia penitenziaria di cui riferisce Tiziana Guacci, segretario regionale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Sappe.
    "L'operazione - spiega - è stata eseguita dal personale di polizia penitenziaria, coordinato dal vice comandante del reparto, Savina D'Ambrosio, in collaborazione con le unità cinofile, ed ha interessato tre padiglioni del reparto. Il compiacimento del Sappe va al personale di polizia penitenziaria che nonostante le tante difficoltà porta avanti ogni giorno una battaglia per contrastare il traffico di sostanze stupefacenti ed impedire l'ingresso di oggetti non consentiti".
    Il Sappe torna a richiamare l'attenzione dei vertici regionali e nazionali dell'amministrazione penitenziaria sulla grave carenza di organico ed il sovraffollamento presenti nel carcere più grande d'Italia: "Sono circa 152 i poliziotti in meno rispetto alla pianta organica prevista e circa 2100 detenuti a fronte di 1571 posti, ed il personale di polizia penitenziaria è costretto a svolgere turni di lavoro forzati e massacranti".
    Il segretario generale del primo sindacato della polizia penitenziaria, Donato Capece, evidenzia che "nelle carceri italiane il 30% circa dei detenuti è tossicodipendente ed anche più del 20% degli stranieri ha problemi di droga e che nonostante l'Italia sia un Paese il cui ordinamento è caratterizzato da una legislazione all'avanguardia per quanto riguarda la possibilità che i tossicodipendenti possano scontare la pena all'esterno, i drogati detenuti in carcere sono tantissimi".
   

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