Alcuni
degli alunni che ieri hanno postato insulti e messaggi offensivi
nei confronti del sindaco di San Giorgio a Cremano (Napoli)
Giorgio Zinno per non aver chiuso le scuole per allerta gialla,
oggi li hanno cancellati dai social o hanno chiesto scusa per il
gesto.
"Devo ammettere che questo gesto merita di essere riconosciuto
come un primo passo verso una maggiore consapevolezza" scrive
sulla pagina facebook è il primo cittadino "E' vero anche che
non tutti lo hanno fatto. Infatti per quei ragazzi che non si
sono resi conto della gravità del loro comportamento, procederò
con un esposto alla Polizia Postale, come atto dovuto per
tutelare l'Istituzione che rappresento e per lanciare un chiaro
segnale che certi comportamenti non possono essere tollerati.
Quindi, la diffusione di quanto accaduto ha sortito l'effetto
sperato, ovvero ha scosso le coscienze ed avviato una
riflessione sul clima che sta emergendo in alcuni contesti della
nostra comunità".
Per Zinno occorre insegnare ai ragazzi "l'uso consapevole dei
mezzi di comunicazione e fargli comprendere le responsabilità
che hanno nell'uso delle parole" perché spiega "purtroppo stiamo
andando nella direzione in cui i rapporti umani sembrano sempre
più filtrati e amplificati dai mezzi digitali che possono
diventare pericolosi strumenti di offesa, soprattutto se manca
il senso di responsabilità. È un problema culturale, ma anche
sociale, che ci coinvolge tutti e che richiede un intervento
congiunto".
"Insieme possiamo e dobbiamo intervenire, attraverso strumenti
come i patti educativi ad esempio, che rappresentano una rete di
valori condivisi e di supporto educativo. Dobbiamo insegnare ai
nostri adolescenti e alle future generazioni, che vivere con
leggerezza è giusto e necessario, ma ciò non può mai prescindere
dal rispetto verso gli altri e verso le istituzioni".
"Rispettare non significa soltanto evitare l'insulto o
l'aggressione verbale: significa scegliere di costruire
relazioni basate sull'ascolto e sulla comprensione. Significa
crescere come persone e come comunità. Mi auguro che questa
vicenda possa rappresentare non solo un monito, ma
un'opportunità per riflettere insieme su quale tipo di società
vogliamo diventare e su quali valori desideriamo trasmettere". E
infine conclude: "Da parte mia, continuerò ad ascoltare, a
dialogare e ad impegnarmi per il bene dei nostri ragazzi, perché
credo fermamente che solo con un lavoro collettivo possiamo
aiutarli ad affrontare le sfide del presente e a costruire un
futuro migliore. (ANSA)
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