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Nasce a Napoli la prima Scuola di formazione allo Spazio Etico

Nasce a Napoli la prima Scuola di formazione allo Spazio Etico

L'Università progetta scuole, carceri e ospedali più inclusivi

NAPOLI, 13 marzo 2025, 10:00

Redazione ANSA

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Ripensare la configurazione anche fisica degli spazi di carceri, tribunali, scuole e ospedali (e non solo) per promuovere il benessere sociale e contrastare l'esclusione, attraverso la realizzazione di strutture pensate, anche a livello architettonico, per rispondere ai bisogni di utenti vulnerabili.

Con questo obiettivo nasce nell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, per la prima volta in un Ateneo italiano, una Scuola di formazione allo Spazio Etico negli spazi pubblici.

Già nel 2021 il documento su "Vulnerabilità e cura nel Welfare di comunità", elaborato dal Comitato Nazionale per la Bioetica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva evidenziato che in Italia "emerge con chiarezza che negli edifici pubblici e nelle istituzioni manchi una progettazione a misura di utente e una particolare attenzione a quella che è la sensibilità e l'emotività dell'essere umano".
    Ecco che l'Associazione Laureati ALSOB , in collaborazione con il Centro di Ricerca in Diritto Privato Europeo dell'Ateneo napoletano, per perseguire questo obiettivo ha ideato, come spiega il suo presidente Maria Cristina Gaeta, "un progetto di alta formazione per professionisti di vari settori (dalla scuola agli uffici giudiziari, dalla sanità ai beni culturali) che diventino specificamente preparati a costruire modelli più inclusivi in grado di rendere le strutture istituzionali responsive nei confronti delle esigenze delle persone che vi si rivolgono". Il progetto, che si rivolge, dunque, a diverse figure professionali (architetti, urbanisti, docenti, avvocati, dirigenti di strutture scolastiche, giudiziarie, ospedaliere e di enti pubblici in generale) è stato finanziato dalla Fondazione Banco di Napoli e prenderà il via ad aprile (bando e iscrizioni aperte fino al 30 marzo su: www.unisob.na.it). Votato alla multidisciplinarietà del settore è il programma didattico che prevede lezioni che analizzeranno lo spazio etico da diverse angolazioni: dall'architettura sociale alla sociologia, dal diritto alla comunicazione, dalle scienze dei servizi sociali all'utilizzo delle nuove tecnologie.
    Nel corso delle lezioni del Suor Orsola verranno anche illustrate le best practices del settore come il progetto di "Una casa per te" della Questura di Napoli e gli spazi etici allestiti dall'Istituto Scolastico Suor Orsola Benincasa per le sue scuole (dall'infanzia ai licei) con il coordinamento scientifico di Clelia Castellano, professore associato di Sociologia dell'educazione e della famiglia all'Università Suor Orsola Benincasa. "La Questura di Napoli ha strutturato uno spazio di accoglienza pensato per l'ascolto, penale e di prevenzione, di vittime vulnerabili, che si è proposto allo studio accademico come modello di spazio etico già operativo, avviando un dialogo attivo con Unisob, perché - sostiene il questore di Napoli, Maurizio Agricola - la condivisione dell'esperienza fin qui maturata potesse rappresentare un esempio da estendere". La Scuola di formazione allo Spazio Etico negli spazi pubblici, aperta a laureati (anche con laurea triennale) di qualsiasi disciplina, ma anche a dipendenti di Enti pubblici di diploma di scuola secondaria superiore, nasce già con una rete di partnership sul territorio: dall'ASL Napoli 1 al Tribunale, dall'Autorità Garante Infanzia e Adolescenza della Regione all'Autorità Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale della Regione Campania.
   

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