È una storia di emigrazione, di riscatto, di integrazione e di successo, ma anche di legame profondo con la terra d'origine della propria famiglia.
È la
storia di Guillermo Stabile, primo capocannoniere dei Campionati
Mondiali di calcio, che ieri attraverso il nipote ha fatto
'tappa' a Napoli.
Nato in Argentina da una famiglia emigrata da Sant'Arsenio,
nel Salernitano, nella sua carriera sportiva ha vestito, tra le
altre, la maglia del Napoli nel 1934, esattamente mezzo secolo
prima di Diego Armando Maradona.
Il nipote, Guillermo Luis
Barreira, sta ripercorrendo il cammino del nonno attraverso un
viaggio delle radici che tocca diverse città europee e ieri è
stato a Napoli.
Accompagnato dalla moglie María Ines Caviglia, dal presidente
del Museo Nazionale dell'Emigrazione Italiana, Paolo Masini,
dalla coordinatrice del progetto, Arianna Censori, e
dall'assessora di San Pietro al Tanagro, Elena Fiordispina, è
stato ricevuto dal sindaco Gaetano Manfredi, dalla vicesindaca
Laura Lieto e dall'assessora allo Sport Emanuela Ferrante che
hanno consegnato al nipote di Stabile la medaglia della città di
Napoli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA