Trasformare il dolore in un'azione concreta per il futuro dei giovani: è l'obiettivo dell'associazione "In Nome di Pio" la cui nascita è stata annunciata oggi sul luogo in cui due anni fa il giovane Francesco Pio Maimone venne tragicamente ucciso durante una rissa a cui era completamente estraneo.
L'Associazione nasce dalla volontà del padre di Francesco Pio di salvare i giovani dalla strada, offrendo loro opportunità di crescita, formazione e riscatto sociale.
A uccidere Francesco Pio Maimone, esattamente due anni fa, fu, va ricordato, uno dei colpi di pistola esplosi da Francesco Pio Valda, di poco più grande della vittima, ritenuto legato a un gruppo malavitoso, condannato in primo grado all'ergastolo.
"Non voglio che nessun altro genitore debba provare quello che sto provando io - ha dichiarato Antonio, padre di Francesco Pio - questa associazione sarà un punto di riferimento per i ragazzi, per aiutarli a scegliere la vita e non la violenza".
Le istituzioni presenti hanno espresso il loro sostegno al progetto, riconoscendone l'importanza per il contrasto alla criminalità giovanile e la promozione di un'alternativa positiva per le nuove generazioni.
L'associazione "In Nome di Pio" sarà impegnata in attività di sensibilizzazione, sostegno e formazione per i giovani, con l'obiettivo di costruire una comunità più sicura e solidale, nel nome di Francesco Pio.
I familiari hanno poi donato un dipinto di Francesco Pio Maimone, realizzato dall'artista Ivano Nobile, al prefetto Michele di Bari, alla presenza dell'assessore Antonio De Iesu, del consigliere comunale Gennaro Demetrio Paipais, e dell'avvocato della famiglia Sergio Pisani.
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