Saranno assegnati due punti in più
alle aziende agricole, aderenti alla rete del lavoro agricolo di
qualità, che parteciperanno ai bandi del PSR 14/20 pubblicati
dalla Regione Campania.
La premialità - inserita per le tipologie di intervento
4.1.1. azione A, 4.1.1 azione B, 4.2.1 e 4.2.2 - sono state
"fortemente volute" dalle segreterie regionali della Fai Cisl e
della Flai-Cgil Campania che ne avevano avanzato richiesta alla
direzione generale per le Politiche agricole alimentari e
forestali della Regione Campania. Dopo Puglia ed Emilia-Romagna,
la Campania è così la terza regione in Italia ad aver introdotto
questa novità che ha l'obiettivo di premiare le aziende agricole
che mettono al centro della loro attività la legalità, i diritti
e il contrasto al caporalato.
"La Rete del Lavoro agricolo di qualità - dicono i segretari
generali di Fai Cisl e Flai Cgil Campania, Bruno Ferraro e
Giovanna Basile - è stata la prima e concreta iniziativa
finalizzata allo sviluppo di azioni positive di contrasto al
caporalato e al lavoro nero in agricoltura. Introdotta dalla
legge 116 del 2014 e successivamente modificata dalla legge 199
del 2016, rappresenta il riconoscimento dell'organizzazione del
lavoro etica e rispettosa della legge delle imprese aderenti.
Siamo soddisfatti della scelta della Regione Campania di voler
premiare le aziende agricole aderenti alla rete. Si tratta di un
segnale forte e concreto nella lotta al caporalato oltre a
rappresentare una garanzia di qualità per i consumatori ed i
cittadini".
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