In Campania l'infezione da HCV
rappresenta la causa principale di epatopatia. Le differenze
socioeconomiche hanno un ruolo importante nella diffusione di
questa infezione e, secondo stime matematiche effettuate di
recente, sono circa 36.740 i pazienti con infezione cronica da
HCV attiva ancora non trattati con la terapia antivirale e circa
25.650 quelli infetti potenzialmente asintomatici ancora da
diagnosticare.
" Per l'eradicazione dell'epatite C è indispensabile lo
screening per arrivare al sommerso e avviare le cure. I dati
sopra menzionati sottolineano la necessità di un immediato
collegamento alla cura delle persone infette per le quali non è
stato ancora diagnosticato il virus". Lo ha reso noto Tommaso
Pellegrino, capogruppo di Italia Viva in Consiglio Regionale che
ha presentato una interrogazione che si discuterà domani durante
il Question time. Il Consigliere Pellegrino chiede quali siano i
tempi di attivazione del Piano di screening dell'infezione
attiva da HCV in Regione Campania disposto dal Decreto 14 maggio
2021 del Ministro della Salute di concerto con il Ministro
dell'Economia e delle Finanze, il quale assegna circa 8 milioni
di euro alla nostra Regione; e se la stessa intenda
intraprendere azioni atte a monitorare la fascia di età
pediatrica oggetto della epatite acuta a eziologia sconosciuta.
"Il citato Decreto - ha precisato il Consigliere - ha demandato
alle Regioni l'organizzazione delle operazioni di screening,
disponendo nello specifico il termine delle attività entro il 31
dicembre 2022, e in Campania pur essendo stato istituito
nell'ottobre 2021 il Tavolo Tecnico regionale di lavoro per lo
screening Nazionale gratuito, volto all'eliminazione del virus
da Epatite C, non è stato ancora avviato il Piano rischiando di
perdere risorse preziose", ha concluso Pellegrino.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA