"Temo per la mia vita. Torno nella
lotta soltanto per un nuovo progetto di vita a Pagani. Sogno una
Pagani civile e libera". Così la lettera - testamento che
Marcello Torre, sindaco di Pagani (Salerno) scrive alla famiglia
all'indomani del suo ritorno in politica e dopo aver respinto le
richieste del malaffare nel post terremoto dell'Irpinia nel
1980. E proprio per i suoi 'no' ai compromessi fu ucciso dalla
camorra l'11 dicembre di quell'anno.
Da qui ha preso il via nell'aula 'Giancarlo Siani' del
Consiglio Regionale della Campania, una riflessione a più voci
nell'evento 'Vi abbraccio forte al cuore', organizzato dalla
Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania insieme con il
Consiglio Regionale.
A ricordare quella lettera-testamento il presidente del
Consiglio regionale Gennaro Oliviero: "Il suo messaggio e'
attualissimo: in questa giornata si fa una riflessione con le
associazioni ma anche con gli amministratori locali. E questo
significa trasmettere a chi ha, attualmente, impegni
amministrativi il suo impegno che e' stato civile e politico".
In un' aula piena di rappresentanti delle istituzioni,
presenti anche Libera contro le mafie, l'Anci con alcuni
sindaci, il Coordinamento campano dei familiari delle vittime
innocenti della criminalità, l'istituto alberghiero 'Antonio
Esposito Ferraioli', cuoco ucciso dalla camorra; gli alunni
hanno ricordato, con relazioni scritte, gli ultimi istanti di
vita del sindaco di Pagani.
A turno, la figura di Marcello Torre e' stata ricordata al
tavolo dei relatori da don Tonino Palmese presidente della
Fondazione Pol.i.s. della Regione Campania: "Un modello dal
punto di vista umano, familiare, politico e culturale. E questo
essere modello ha determinato anche quella onesta' intellettuale
ed etica da respingere la camorra dal palazzo del Comune". Mario
Morcone, assessore regionale alla Sicurezza ha aggiunto:
"Marcello Torre e' un simbolo importante che deve accompagnare i
nostri sindaci in una attivita' di grande responsabilità quale
l'amministrazione, e sopratutto al rifiuto di ogni forma di
compromesso e sopruso da parte della criminalita'".
Un momento particolarmente significativo quando la figlia
Annamaria Torre, nel ringraziare le associazioni presenti, ha
consegnato insieme ad Agnese Moro, nelle mani di 'Avviso
Pubblico' (rete di enti locali che si impegnano per promuovere
la cultura della legalità e della cittadinanza responsabile) e
Anci, la lettera testamento perché sia inviata a tutti i sindaci
d'Italia. "Mi auguro di essere degna del sacrificio di mio
padre" ha detto, quasi commossa, Annamaria Torre. E fino al 15
dicembre sarà visitabile la mostra dedicata a Marcello Torre, a
cura di Marcello Ravveduto, Federico Esposito e Gaetano Del
Mauro, allestita nella biblioteca 'Raffaele Delcogliano' del
Consiglio Regionale della Campania.
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