Una trentina di reperti storici
risalenti al VI ed al VII secolo a.C., facenti parte della
collezione 'Spinelli', sono stati riportati ad Acerra (Napoli),
e sono ora esposti insieme ad altri beni archeologici ritrovati
in città e che vanno dalla civiltà etrusca fino al Medioevo.
Oltre 600 pezzi tra vasi, capitelli, parti di colonnati,
ceramiche e tanto altro, che da giugno dello scorso anno sono in
bella mostra nel museo allestito nel Castello dei Conti di
Acerra. Stamattina il 'ritorno a casa' dei reperti, che erano
esposti al Mann di Napoli, ritrovati nella Casina Spinelli,
edificata sull'antica città etrusca di Suessola, riportata alla
luce durante scavi archeologici nella seconda metà del 1800.
Molti altri beni archeologici ritrovati nella città di
Pulcinella, sono esposti a Londra e negli Stati Uniti, e parte
di essi dovrebbero essere riportati ad Acerra per arricchire il
museo del Castello. "Grazie ad un intenso lavoro fatto tra
funzionari degli uffici comunali di Acerra, Soprintendenza dei
beni archeologici e Museo Archeologico di Napoli - ha detto il
sindaco Tito d'Errico - questa mattina sono stati premiati gli
sforzi compiuti in questi anni dal nostro ente e sono ritornati
ad Acerra, presso il Museo Archeologico del Castello, alcuni
beni archeologici della Collezione Spinelli. Prosegue, dunque e
si completa il lavoro di allestimento delle sale del nostro
Museo". Nella prima sala del Museo si trovano reperti ritrovati
nel teatro Romano risalente probabilmente al 1° secolo d.C.
posto proprio sotto il Castello, e venuto alla luce negli anni
del post-terremoto. Da allora l'Ente comunale ha avviato la
lunga trafila per riportare in città gli altri reperti e
realizzare la mostra museale. Nella seconda sala, invece, si
trovano reperti storici di ogni epoca ritrovati nei vari scavi
avvenuti ad Acerra. Nell'ultima sala, invece, sono custoditi i
pezzi ritrovati negli scavi dell'antica Suessola, che fanno
parte della collezione 'Spinelli'.
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