Da Doha a Tblisi, da Skopje a San
Paolo del Brasile. E' un respiro sempre più internazionale
quello del Festival di Giffoni, legatissimo al territorio della
provincia di Salerno, ma che sa esportare il proprio know how in
tutto il mondo.
Il progetto più forte è quello con il Qatar dove, per il
secondo anno consecutivo, Giffoni proseguirà la sua
collaborazione, già rinnovata anche per il 2015, allo
svolgimento dell'Aiyal Youth Festival dall'1 al 6 dicembre.
"Tutto è cominciato qualche anno fa - spiega il direttore del
Giffoni Claudio Gubitosi - quando allestimmo una sezione per
ragazzi al Doha Tribeca Film Festival. Poi ci hanno richiamato
per portare lo spirito di Giffoni a Doha, nel rispetto della
loro cultura, con una forte identità locale".
Così Giffoni ha esportato il suo know how: "Il nostro team
organizzativo - spiega Gubitosi - è andato già nel 2013 a
formare gli organizzatori del Qatar e torneranno anche in
autunno. E' la prima volta che un'industria culturale e creativa
si mantiene sul territorio ma esporta la propria esperienza
ricevendo anche un non scarso ritorno economico".
A lanciare l'Aiyal Youth Festival 2014 c'era oggi a Giffoni
la direttrice della rassegna di Doha, Fatma Al Remaihi: "Abbiamo
molti giurati qui a Giffoni - spiega - che stanno vivendo
un'esperienza indimenticabile di formazione culturale, di
apertura mentale: sarà molto importante anche il momento del
ritorno in Qatar, dove potranno aprire le menti e gli occhi
delle loro famiglie, dei loro amici. Tutto questo contribuisce a
dei mutamenti, a una crescita sociale, soprattutto in un momento
come questo in cui ci sono bambini, ragazzi in tutto il mondo
che vivono momenti difficilissimi". E proprio sulla formazione
per i bambini, Giffoni sta sviluppando un progetto con la ong
del Qatar "Education above all".
La rassegna di cinema per ragazzi sbarcherà in autunno anche
in Georgia, dove, nel 2015, si svolgerà la prima edizone di
"Giffoni Georgia". "E' una nuova tappa del Giffoni Voyager -
spiega Gubitosi - che punta a creare degli hub. Dopo Macedonia e
Albania, per l'area balcanica, ora la Georgia ci apre
all'Eurasia, dall'Azerbaigian all'Armenia. Ma nel 2015 saremo in
Ungheria per sviluppare un progetto e poi anche a Istanbul, in
Turchia". Il 4 ottobre primo appuntamento a Tblisi, con il
Georgia National Film Found, presente in questi giorni a Giffoni
con la direttrice Nana Janelidze. "La strategia - spiegano gli
organizzatori - è quella di mettere le proprie competenze a
disposizione di festival, enti e istituzioni culturali
internazionali che adottano il modello Giffoni. Una mission che
promuove non solo un'eccellente brand culturale italiano, ma
anche il territorio in cui nasce, dalla Regione Campania alla
Provincia di Salerno". E infatti proprio a Doha, a dicembre, ha
annunciato Gubitosi, "potrebbe esserci uno spazio per le
eccellenze del food della Campania".
Lo sguardo di Giffoni va anche in Sudamerica, grazie al
Giffoni Innovation Hub (il nuovo dipartimento che unisce
tecnologia e creatività in uno spazio di ricerca e sviluppo) che
punta al Brasile grazie alla collaborazione con l'agenzia
"UPeople! Comunicacao", che vuole replicare il modello Giffoni a
San Paolo, dove si è già svolta a gennaio 2013 la prima edizione
di Giffoni Sao Paulo Film Festival.
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