La sua
passione per il Festival di Giffoni è nata da giurato, nel 1984.
E continua ancora oggi, visto che Pietro Rinaldi è diventato un
imprenditore nel settore dei materassi ma è anche il presidente
di Giffoni Experience.
"Quando partecipai per la prima volta al Festival - racconta
- avevo 13 anni. Rimasi folgorato, ma il legame con questa
manifestazione era nel mio destino visto che sono nato nel 1971,
l'anno in cui nacque Giffoni".
Rinaldi parla delle migliaia di ragazzi delle giurie, che
condividono dieci giorni di "una grande esperienza formativa e
umana. Ci sono anche psicologici - prosegue - che ci studiano,
per capire come la socializzazione che avviene durante i giorni
del festival, la Giffoni Experience insomma, possa aiutare i
ragazzi a crescere. Qui vivono insieme e conoscono altre
culture, abbiamo ad esempio ragazzini iracheni e israeliani che
fanno amicizia e lavorano insieme. Questa è un'esperienza di
conoscenza dell'altro che sarà importante nella loro formazione
e che ci rende orgogliosi". Giffoni, insomma, unisce: "Di più -
sottolinea - direi che fa bene alla salute. E infatti anche
quest'anno abbiamo dieci giurati pazienti dell'Ospedale Bambin
Gesù di Roma, accompagnati dai medici che li seguono per far
vivere loro un'esperienza utile anche alla loro terapia".
Rinaldi è testimone diretto anche della crescita di Giffoni:
"All'inizio si svolgeva tutto in due sale del paese, il
"Moderno" e il "Valle" che oggi non ci sono più. Ma nel
frattempo è nata la cittadella, aperta tutto l'anno, con una
sala cinematografica da 700 posti per Giffoni e tutta la zona
dei Monti Picentini", spiega Rinaldi che guarda già ai prossimi
progetti, a partire dalla Multimedia Valley, che completerà la
dotazione infrastrutturale di Giffoni.
"L'idea - spiega - è stata sviluppata dal direttore Gubitosi
durante gli anni di Bassolino in Regione Campania, ma è
proseguita ed è stata ora finanziata dalla giunta Caldoro, a
testimonianza che il progetto va oltre ogni colore politico". I
primi venti milioni sono stati già stanziati, ora la sfida è
rendicontare entro il 31 dicembre 2015, per non perdere i fondi
europei: "Ce la faremo - spiega Rinaldi - il comune di Giffoni
ha già iniziato le procedure per le gare di appalto. Bisognerà
espropriare terreni per 180.000 metri quadrati accanto
all'attuale cittadella: lì nasceranno due sale cinematografiche,
un'arena da seimila posti a sedere per i concerti, e il "Museo
del tempo" con tutte le opere legate al mondo del cinema che ci
hanno donato in questi anni, come la "manona" di King Kong e
l'ET originale di Rambaldi. Ma ci saranno anche aule per la
formazione che ospiteranno una scuola di cinema e una struttura
per le start up sulle nuove tecnologie e i media".
L'idea è di trasformare Giffoni in un polo sempre più forte
dello spettacolo 2.0, attivo tutto l'anno. Ma senza perdere la
sua anima, dedicata ai ragazzi: "Quella viene tramandata di
generazione in generazione - conclude Rinaldi - e infatti i miei
figli, di 15 e 10 anni, sono qui in giuria".
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