Caldeggiati da Salvini, Enel e Anas hanno stretto un accordo e hanno sospeso le operazioni di svuotamento dell'invaso del Coghinas, attuate da maggio per abbassare il livello del lago e consentire i lavori di manutenzione sul ponte Diana, chiuso dal 2022 dopo che alcune ispezioni tecniche avevano evidenziato un peggioramento delle condizioni di conservazione e funzionalità della struttura. Il risultato è stato un rilascio di acqua che ha trascianto fino alla foce del fiume e in mare valanghe di fango.
Il Mit, in una nota, si dice ora soddisfatto della soluzione concordata fra le parti, promossa, spiega il ministero, per "non compromettere la stagione estiva, ricalibrando i tempi dell'intervento".
La sospensione degli interventi sulla diga dovrebbe reggere per tutta l'estate, rilanciando così il turismo che gli operatori di Valledoria temevano compromesso: molte infatti le disdette arrivate nelle ultime settimane."La situazione non era più sostenibile - spiega il sindaco Marco Muretti - Ho coinvolto gli altri sindaci dei comuni limitrofi, abbiamo interessato tutte le istituzioni possibili per chiedere una soluzione immediata e limitare i già gravi danni economici subiti dagli operatori turistici. Adesso aspettiamo le comunicazioni ufficiali sulla sospensione dei lavori e del rilascio di acqua della diga".
Il caso è approdato anche in Regione, dove il consigliere di Europa Verde, Antonio Piu, ha chiesto la convocazione urgente della commissione Ambiente "per capire se il fango già sversato nello specchio d'acqua di Valledoria abbia trascinato con sé materiali inquinanti e se siano state fatte tutte le valutazioni ambientali prima di procedere con l'abbassamento del livello dell'acqua nell'invaso".
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