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Contro il Piano lupo appello Enpa al mail bombing

Galletti, disponibile a incontrare Presidenti Regioni

Redazione ANSA ROMA

Galletti. Con una lettera indirizzata al Presidente della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini, il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti da' la sua disponibilità a un incontro con i Presidenti di Regione sul Piano d'azione per la conservazione e la gestione del Lupo. Lo rende noto un comunicato del dicastero.

ENPA. Ci sarebbe una "nuova versione, ancora più letale" del Piano di conservazione e gestione del lupo, "datata 25 gennaio 2017 e mai inoltrata dal Ministero ai rappresentanti del mondo ambientalista e animalista", che prevede "di uccidere i lupi per non meglio precisati e fantomatici motivi 'scientifici' e la possibilità di ammazzarli a fucilate nei parchi". Lo afferma l'Ente nazionale protezione animali (Enpa) in vista "dell'epilogo "decisivo giovedì prossimo, 23 febbraio, quando il documento tanto caro al Ministro Galletti sarà esaminato nuovamente dalla Conferenza Stato-Regioni" dopo il rinvio di inizio febbraio.
    "Contrariamente a quanto dichiarato dal Ministro Galletti - osserva l'Enpa -, dopo un regime di protezione durato oltre 45 anni, ci troveremmo ad assistere ad un vero 'tiro al piattello', sarebbe caccia selvaggia". Che si tratti di "prelievi, abbattimenti scientifici o spari nei parchi, Enpa chiede con un mail bombing che ogni ipotesi di uccisione dei lupi sia cancellata una volta per tutte dal Piano". 
   

M5S. Il Movimento 5 Stelle chiede di eliminare dal Piano Lupo gli abbattimenti controllati e si appella alle Regioni perché nelle conferenza Stato-Regioni di giovedì prossimo si bocci questa parte del Piano. I Cinquestelle chiedono anche le dimissioni del ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti. "Ribadiamo con forza la nostra contrarietà agli abbattimenti - ha detto oggi il deputato Vittorio Ferraresi in una conferenza stampa alla Camera sul Piano Lupo -. Nonostante l'opposizione di diverse Regioni e di tanti cittadini, Galletti sta portando avanti lo stesso questa misura. Per questo facciamo appello a tutti i consiglieri regionali, di tutti i partiti, per contrastare questa parte del Piano e farla stralciare". Per Ferraresi, "nell'ultima versione il Piano è stato peggiorato ulteriormente. E' stato tolto il tetto massimo ai prelievi del 5% della popolazione complessiva. Non c'è un monitoraggio serio su quanti sono i lupi, non si indica chi eseguirà gli abbattimenti in deroga, si auspica una variazione delle legge sui cani randagi per permettere le uccisioni anche nei canili, non esiste il vincolo dell'assenza di bracconaggio per permettere gli abbattimenti. E poi, che risorse si mettono?". Per il deputato Paolo Bernini, "il piano lupo è stato redatto da una onlus, l'Unione Zoologica. Abbiamo chiesto al ministro con una interrogazione se era stato fatto un bando, non ci ha risposto". Il Piano per Bernini "prevede la detenzione in cattività degli ibridi cane-lupo. Ma questi sono protetti dalla direttiva Habitat della Ue fino alla quarta generazione e non possono essere catturati e abbattuti". "Le misure proposte sono le stesse del Piano lupo del 2002 - ha detto il deputato Mirko Busto -: recinti, cani pastori. Non è stato fatto nulla per ridurre le tensioni e per compensare gli allevatori, non sappiamo neanche l'esatto numero dei lupi, abbiamo solo stime. L'85% degli allevatori non ha recinti, solo il 41% ha cani pastori. E oggi, perché non si è riusciti a fare niente, si vuole sparare ai lupi. Questo ministro deve dimettersi per palese incapacità".

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