"Non bisogna temere l'esistenza degli squali. Dobbiamo invece rispettarne la presenza e la loro autorità. Semmai dovremmo aver paura se, trovandoci nell'oceano, non li vediamo", ha scritto Cubadebate. "Come al solito, sul web si è scatenato uno tsunami di informazioni errate, false e persino malevole" sull'uccisione dell'animale, ha aggiunto la rivista digitale, ribadendo "l'impegno per la conservazione degli oceani, l'amore per gli squali, per Cuba e per la pesca".
"Pericolo per l'uomo?", si è poi chiesto l'autore dell'articolo, spiegando che gli squali mako "sono stati coinvolti in dieci attacchi non provocati contro umani, uno dei quali ha causato la morte" di un bagnante.
"Gli squali non sono 'più audaci', né c'è pericolo maggiore nelle acque. L'oceano è la loro casa e la loro presenza è un segno di salute e di equilibrio della vita marina", ha concluso Cubadebate, sottolineando che "non siamo in guerra contro gli squali!".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA