ROMA - Il problema di gestione delle risorse idriche è oggi più grave al Centronord che non nel Centrosud. Lo ha ricordato il presidente dell'Anbi, Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni, Francesco Vincenzi, in occasione dell'assemblea annuale, ricordando la tensione che c'è su tema siccità sopratutto in questo periodo tra le Regioni Veneto, Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna.
Il presidente ha ricordato la ''dolorosissima scelta fatta in Piemonte dal Consorzio di bonifica della Baraggia in provincia di Novara che ha dato l'acqua ai risicoltori escludendo i maiscoltori''. Ma l'emergenza idrica si fa sentire prepotentemente anche nel Mezzogiorno, dove gli olivicoltori foggiani di Cerignola non possono più lavorare per mancanza d'acqua e abbandonano i terreni o la acquistano a costi proibitivi da monopolisti della distribuzione idrica.
Secondo Vincenzi ''occorre stoppare il paradosso italiano di un paese che paga sistematicamente prezzi altissimi al dissesto idrogeologico e alla siccità, pur avendo a disposizione progettualità concrete come quelle fornite dai Consorzi di bonifica per fare prevenzione, programmazione, occupazione''.