Un ritratto del primo ministro Matteo Renzi sorridente incorniciato dalle scritte "Al referendum del 17 aprile vota Sì" e "Rottamiamo le trivelle". Segue una lettera immaginaria in perfetto stile renziano, dove si legge: "Abbiamo una sfida dinanzi a noi: dare spazio al cambiamento, non alla rassegnazione. Questa sfida passa per il referendum del 17 aprile sulle trivelle". E ancora: "Il 17 aprile la rottamazione continua. Liberiamo i nostri mari, rottamiamo le trivelle". E' il finto volantino elettorale che da oggi i volontari di Greenpeace distribuiranno in 30 città per ricordare "gli impegni presi da Renzi in materia di energia appena due anni fa, e oggi smentiti dal sostegno alle trivelle e dai tanti provvedimenti che sfavoriscono le rinnovabili".
Sul retro del volantino Greenpeace infatti chiarisce il senso del messaggio: "Solo due anni fa Matteo Renzi voleva far crescere le fonti rinnovabili fino al 50% per rivoluzionare il sistema energetico italiano. Se le promesse non fossero solo parole, oggi Renzi ti avrebbe certamente invitato a votare Sì al referendum contro le trivelle del 17 aprile. Invece sta boicottando il voto per difendere gli interessi dei petrolieri".
Greenpeace ricorda infine che nel 2012 in Italia erano entrati in esercizio quasi 150 mila nuovi impianti fotovoltaici, mentre nel primo anno dell'era Renzi sono stati appena 722.
L'anno scorso si sono persi 4 mila posti di lavoro nel solo settore eolico. Come riporta il Fondo monetario internazionale, nel 2014 l'Italia ha incentivato le fonti fossili con 13,2 miliardi di dollari, un dato addirittura in crescita rispetto ai 12,8 miliardi del 2013.