"L'avvio di questi rifiuti plastici agli impianti di produzione di combustibili alternativi (come il Css - Combustibile Solido Secondario) consente di sfruttarne l'altissimo potere calorifico e di sottrarli al conferimento in discarica, limitando o azzerando la quota destinata all'export e che, secondo il Rapporto Rifiuti Ispra 2021, è 3 volte superiore a quella importata.
Il presidente di Corepla, Giorgio Quagliuolo, spiega che il protocollo d'intesa consente al settore industriale del cemento "di elevare il grado di sostenibilità produttiva della filiera e valorizzare al massimo i combustibili solidi secondari da rifiuti".
"L'uso dei combustibili alternativi - commenta Roberto Callieri, presidente di Federbeton - rappresenta una soluzione fondamentale per la filiera del cemento e del calcestruzzo. Si tratta di una pratica con grandi potenzialità inespresse, che può portare una riduzione delle emissioni e contribuire a una più efficiente gestione dei rifiuti non riciclabili, a vantaggio della collettività".
Il settore del cemento è fortemente impegnato nella sfida per la decarbonizzazione. La strategia condivisa dalle imprese della filiera prevede diverse azioni che, in tempi diversi, contribuiranno al raggiungimento della carbon neutrality al 2050.
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