Il protocollo d'intesa, si legge in una nota congiunta, mira a "condividere competenze ed esperienze per sviluppare, caratterizzare e validare nuove tecnologie e prodotti in grado di contribuire in modo sostanziale alla riduzione dell'impronta carbonica dei settori del termico e dei trasporti".
"Siamo da sempre impegnati nel settore energetico, anche nell'ottica di fornire il proprio contributo per raggiungere entro il 2030 i target Ue di riduzione delle emissioni", afferma Giorgio Graditi, direttore generale dell'Enea e con questo protocollo puntiamo a "decarbonizzare i gas liquefatti.
Riteniamo importante dare il nostro apporto alla sostituzione dei combustibili di origine fossile, beneficiando di un mercato e di una rete infrastrutturale già disponibili".
"Le nostre imprese si sono già impegnate a sostenere gli investimenti necessari per ottenere questa svolta epocale", spiega Andrea Arzà, presidente di Assogasliquidi-Federchimica.
"Parliamo di circa 4 miliardi di euro - aggiunge - solo per centrare il primo obiettivo fissato al 2030. Abbiamo già effettuato alcuni test preliminari ma puntiamo su Enea, eccellenza italiana della ricerca nel settore energetico, per fare l'ultimo e decisivo step che ci porterà ad essere ancora più virtuosi sul fronte delle emissioni. Non bisogna dimenticare che i gas e i gas liquefatti sono sempre stati i migliori alleati per combattere l'inquinamento e le emissioni di polveri sottili. Ma da tempo lavoriamo anche per raggiungere i migliori risultati in termini di decarbonizzazione".
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